“In relazione ai fatti gravi accaduti sabato nella città di Benevento che hanno coinvolto, in diversi quartieri, giovani singoli e gruppi di adolescenti affrontatisi con coltelli ed altri metodi violenti, riteniamo urgente una riflessione seria ed approfondita del Consiglio Comunale e della Giunta tutta.” – così in una nota i consiglieri dei gruppi Civico 22, Città Aperta, PD, Civici e Riformisti e Misto.
“Il fenomeno delle baby gang, delle gang etniche, della violenza per futili motivi e del cosiddetto nichilismo attivo (Galimberti) è certamente oggi un fenomeno globale di massima preoccupazione in migliaia di città del pianeta. Sia l’inedito affollamento nelle carceri minorili che la costituzione informale di veri e propri clan di adolescenti nelle città sono indice di questa pericolosissima ascesa di violenza diffusa praticata dagli adolescenti all’interno di quella che Edgar Morin ha definito una “crisi di senso” e di uno scontro interculturale strisciante. La risposta a questa crisi può essere maggiormente efficace ed immediata, in una città media, se l’intera comunità decide di prenderla in carico”.
I consiglieri comunali di opposizione Luigi Diego Perifano, Raffaele De Longis, Giovanni De Lorenzo, Francesco Farese, Floriana Fioretti, Giovanna Megna, Angelo Miceli, Angelo Moretti, Maria Letizia Varricchio e Vincenzo Sguera propongono all’assessora Carmen Coppola e al Sindaco, di varare un vero e proprio “piano adolescenza ” ai sensi della legge 285 del 97. Così come previsto in quella legge, che oggi viene applicata per volontà statale solo nelle città metropolitane ma che è ancora vigente come legge quadro sull’adolescenza, un comune, o il suo ambito sociale di riferimento, possono dotarsi di un piano sistemico di interventi finalizzato al benessere adolescenziale, al contrasto delle dipendenze patologiche, alla mediazione culturale, alla promozione dei valori della coesione sociale e cittadinanza attiva. Il piano adolescenza deve essere una pietra miliare del piano sociale di zona, ex lege 328/2000, deve essere rivolto in maniera universalistica a tutte e tutti gli adolescenti e non solo ad una parte di essi, garantendo, ad esempio, il diritto allo sport, il diritto alla partecipazione culturale promuovendo forme innovative di partecipazione attiva e di protezione dal cyber bullismo e dalla violenza digitale.
“Chiediamo, per queste ragioni, un Consiglio Comunale urgente. Auspichiamo inoltre che la Commissione Politiche Sociali venga aperta al pubblico ed al confronto con le migliori esperienze sul campo dell’adolescenza e della prevenzione della violenza”.