Ha pedinato il suo rivale in amore, ha estratto una pistola e gli ha sparato al volto, uccidendolo nel traffico davanti ad una scuola. La vicenda del killer-suicida Andrea Izzo, e della sua vittima Mirko Gargiulo, ha suscitato tra gli internauti e gli utenti dei social tanta rabbia, indignazione e preoccupazione ma non sono mancati attestati di stima e solidarietà, e non solo da parte di amici e famigliari.
Per un’amica di famiglia, pronunciatasi con un post su Facebook, Izzo era “un bravo ragazzo, pieno di valori”. Sono piovute critiche per quelle parole ma anche tante approvazioni. Cuoricini, giustificazioni e parole di conforto anche da parte di diverse donne.
Interventi che stonano con tutto quello che sta avvenendo in questi giorni con altre due vittime di femminicidio e Gaia Caputo che a Pozzuoli ha rischiato di essere la 12esima vittima del 2025. Anche nella storia di Izzo c’è al centro una donna, la sua ex compagna. Ancora una volta una donna vista come oggetto, come una proprietà privata da non violare, per nessun motivo. Pena anche la morte.
“In tutto questo ci si dimentica che ci sono delle vittime – afferma il deputato di alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli a cui diversi cittadini hanno segnalato i commenti pro-killer – L’uomo ucciso e l’ex compagna dell’assassino, uccisa sicuramente psicologicamente dopo che il suo ex gli ha inviato la foto dell’uomo che aveva appena ammazzato. Bisognerebbe ricordarsi di avere rispetto per loro e se proprio non si ha nulla di dire per sostenerli, allora almeno non si giustifichi l’assassino e si faccia silenzio.”




