“Oggi è una giornata molto importante, che porterà alla realizzazione tra un anno di un nuovo impianto sportivo per migliorare l’offerta per i giovani e ripristinare in qualche modo anche la legalità attraverso lo sport. E dopo questa visita torneremo strada facendo”. Così il ministro dello Sport e dei Giovani Andrea Abodi in visita a San Marcellino, nel Casertano, ad un bene confiscato alla camorra dove sarà realizzato un Centro sportivo polivalente.
“Questo anno – aggiunge Abodi – non passerà senza un nostro interesse: le istituzioni vogliono essere presenti non soltanto nelle giornate speciali, ma ogni giorno, e cerchiamo di dimostrarlo con il nostro lavoro”. Dopo San Marcellino Abodi ha visitato con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il vice-presidente della Regione, Fulvio Bonavitacola, un altro bene confiscato a Casapesenna, dove è già attivo un ostello della gioventù che ospita nell’ambito di uno scambio culturale sei ragazzi provenienti da tutta Europa.
“Questo anno – aggiunge Abodi – non passerà senza un nostro interesse: le istituzioni vogliono essere presenti non soltanto nelle giornate speciali, ma ogni giorno, e cerchiamo di dimostrarlo con il nostro lavoro”. Dopo San Marcellino Abodi ha visitato con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il vice-presidente della Regione, Fulvio Bonavitacola, un altro bene confiscato a Casapesenna, dove è già attivo un ostello della gioventù che ospita nell’ambito di uno scambio culturale sei ragazzi provenienti da tutta Europa.
“Non solo la camorra, ma anche altre organizzazioni continuano con una presenza che purtroppo si è diffusa sul territorio nazionale. È cambiato il modo di operare delle organizzazioni criminali, per fortuna meno violento almeno statisticamente, però nello stesso tempo non meno insidioso perchè sommerso, dedito alla compromissione dei circuiti economici. Non daremo loro tregua”. Lo ha detto a San Marcellino (Caserta) il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, rispondendo ad una domanda dei cronisti sull’operazione della Dda di Napoli e dei Carabinieri che ha portato oggi all’arresto di cinque persone ritenute vicine al clan dei Casalesi, operanti nel territorio di Castel Volturno.
“Le forze di polizia – ha aggiunto Piantedosi – con il loro lavoro dimostrano con queste operazioni di riuscire a stare dietro questi cambiamenti; questo lavoro sarà incessante”. “Su Castel Volturno – ha spiegato ai cronisti – abbiamo grandi progetti, e pensiamo non solo alla già rafforzata attività di prevenzione e contrasto delle forze dell’ordine, ma anche di accompagnare il tutto con operazioni di destinazioni e accompagnamento di rinascita, anche in relazione ai tanti beni confiscati che insistono su quel territorio”.
Nel Casertano, a San Marcellino, Piantedosi ha visitato il cantiere del bene confiscato alla camorra dove sarà realizzato un Centro sportivo polivalente. “Oggi è una giornata dall’alto valore simbolico – ha sottolineato – perchè non solo portiamo a compimento dei percorsi programmati in cui crediamo molto, ma anche perchè attuiamo il messaggio di Giovanni Falcone circa la necessità di restituire alla collettività quelli che sono i beni e le ricchezze che la criminalità gli aveva sottratto. Oggi succede qui in maniera evidente. Sarà bello ritornare e vedere come dopo questa prima pietra ci sarà l’effettiva destinazione a beneficio dei ragazzi del territorio”.
“Le forze di polizia – ha aggiunto Piantedosi – con il loro lavoro dimostrano con queste operazioni di riuscire a stare dietro questi cambiamenti; questo lavoro sarà incessante”. “Su Castel Volturno – ha spiegato ai cronisti – abbiamo grandi progetti, e pensiamo non solo alla già rafforzata attività di prevenzione e contrasto delle forze dell’ordine, ma anche di accompagnare il tutto con operazioni di destinazioni e accompagnamento di rinascita, anche in relazione ai tanti beni confiscati che insistono su quel territorio”.
Nel Casertano, a San Marcellino, Piantedosi ha visitato il cantiere del bene confiscato alla camorra dove sarà realizzato un Centro sportivo polivalente. “Oggi è una giornata dall’alto valore simbolico – ha sottolineato – perchè non solo portiamo a compimento dei percorsi programmati in cui crediamo molto, ma anche perchè attuiamo il messaggio di Giovanni Falcone circa la necessità di restituire alla collettività quelli che sono i beni e le ricchezze che la criminalità gli aveva sottratto. Oggi succede qui in maniera evidente. Sarà bello ritornare e vedere come dopo questa prima pietra ci sarà l’effettiva destinazione a beneficio dei ragazzi del territorio”.
“Sui Comuni di Caserta e Giugliano stiamo lavorando“. Con poche parole il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, risponde ai cronisti sulla situazione dei due Comuni campani che rischiano lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche.
Sulla situazione di Caserta, dove la Commissione d’Accesso ha già fatto il proprio lavoro inviando la relazione tramite la prefettura al Viminale, il ministro ha sottolineato che si “sta facendo un lavoro approfondito, trattandosi di situazioni delicate”. Piantedosi non ha indicato date precise, ma ha garantito che “la decisione arriverà nei tempi che ci vorranno”.
A Giugliano in Campania, terzo Comune della regione con i suoi 120 mila abitanti che quest’anno a fine maggio sarebbe dovuto andare al voto, la Commissione d’Accesso si è insediata a fine febbraio per un periodo di almeno tre mesi, per cui un’eventuale decisione potrebbe non arrivare in tempo per far tenere le elezioni. Piantedosi non si è comunque sbilanciato, e ha detto che “ci sono dei tempi previsti dalla legge e si vedrà se si farà in tempo ad arrivare ad una decisione prima del termine della presentazione delle liste”.
Sulla situazione di Caserta, dove la Commissione d’Accesso ha già fatto il proprio lavoro inviando la relazione tramite la prefettura al Viminale, il ministro ha sottolineato che si “sta facendo un lavoro approfondito, trattandosi di situazioni delicate”. Piantedosi non ha indicato date precise, ma ha garantito che “la decisione arriverà nei tempi che ci vorranno”.
A Giugliano in Campania, terzo Comune della regione con i suoi 120 mila abitanti che quest’anno a fine maggio sarebbe dovuto andare al voto, la Commissione d’Accesso si è insediata a fine febbraio per un periodo di almeno tre mesi, per cui un’eventuale decisione potrebbe non arrivare in tempo per far tenere le elezioni. Piantedosi non si è comunque sbilanciato, e ha detto che “ci sono dei tempi previsti dalla legge e si vedrà se si farà in tempo ad arrivare ad una decisione prima del termine della presentazione delle liste”.
“Qui nel Casertano c’è stata una ribellione civile alla camorra accompagnata da una presenza più forte dello Stato rispetto ai tempi in cui c’è stata una oggettiva sottovalutazione”. Lo ha detto il ministro degli Interni Matteo Piantedosi a Casapesenna (Caserta), dove ha visitato l’ostello della gioventù realizzato in un bene confiscato alla camorra, in particolare al camorrista Luigi Venosa.
“Per tenere alta l’attenzione sui territori ci vogliono giornate e iniziative come queste, che però non devono restare uniche e isolate. Quello che si sta facendo a San Marcellino e Casapesenna – spiega – è in piena sintonia con quello che il Governo ha fatto con il modello Caivano, cioè di affiancare ad un’azione rinnovata di grande forza di contrasto alle organizzazioni criminali anche ad un’attenzione particolare al recupero di ambiti di degrado del territorio”.
“Per tenere alta l’attenzione sui territori ci vogliono giornate e iniziative come queste, che però non devono restare uniche e isolate. Quello che si sta facendo a San Marcellino e Casapesenna – spiega – è in piena sintonia con quello che il Governo ha fatto con il modello Caivano, cioè di affiancare ad un’azione rinnovata di grande forza di contrasto alle organizzazioni criminali anche ad un’attenzione particolare al recupero di ambiti di degrado del territorio”.