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La Camera di Commercio Irpinia e Sannio racconta alla 57ª edizione di Vinitaly – partita oggi a Veronafiere e in programma fino a mercoledì 9 aprile – dove è presente con una collettiva di 111 aziende all’interno del padiglione della Campania (Pad. B), il futuro e i percorsi delle imprese vitivinicole che guardano avanti e riescono a coniugare tradizione, territorio e una visione dell’azienda e del comparto vitivinicolo proiettato al domani. Aspetti che hanno favorito “il ritorno in agricoltura di giovani generazioni”. Lo ha dichiarato il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, inaugurando il padiglione regionale. “L’Amministrazione regionale ha finanziato l’introduzione delle nuove tecnologie, accompagnando il rinnovamento delle aziende, ma senza dimenticare le tradizioni rurali, con il recupero delle produzioni storiche nell’area vesuviana, in Irpinia e Sannio. Vitigni che messi a frutto producono con risultati interessanti”.

L’innovazione, insieme alla biodiversità e alla qualità delle produzioni certificata da 3 Doc, 4 Docg e 1 Igp – afferma Girolamo Pettrone, commissario straordinario della Camera di Commercio di Irpinia e Sannio – costituisce uno strumento di promozione che l’ente camerale intende divulgare a Vinitaly, che va ad affiancarsi alle iniziative legate alla formazione dedicata alle imprese e all’adozione di tecnologie innovative. Un sostegno a più livello che la Camera di Commercio ritiene fondamentale soprattutto in questa fase in cui i dazi degli Usa rischiano di penalizzare una piazza strategica come quella americana, che vale il 30% del totale export”.

Partner dell’iniziativa, giunta alla seconda edizione e con un corner all’interno dell’area della Camera di Commercio Irpinia Sannio a Vinitaly, è Alex Giordano, fondatore di Rural Hack e direttore scientifico di “Storie di futuro”. “Il filo conduttore delle Storie di futuro 2025 (account Ig @irpiniasanniostoriedifuturo – Fb @Irpinia Sannio Food & Wine) riguarderà la rete, intesa sia come comunità che come canale di comunicazione e strumento tecnologico – dichiara Alex Giordano -. Le imprese dell’Irpinia e del Sannio si racconteranno attraverso interviste che saranno divulgate sui social e attraverso i media tradizionali, grazie alla partnership con l’agenzia Ansa e con due food blogger: Stephanie Cabibbo di Giallo Zafferanno (account Ig e Fb @mastercheffa) e Francesca Pace, tecnologa alimentare, enologa e sommelier con una profonda conoscenza del territorio (Fb @Francesca Pace – Foodologist & Creative Content Creator – Ig @francesca_pace_fraforinsta_)”.

Spazio quindi a esperienze imprenditoriali dove l’innovazione tecnologica ha trovato una concreta realizzazione, attraverso gestioni della chioma e del suolo, utilizzo corretto delle risorse idriche, impiego di sonde e sensori biodegradabili ed ecocompatibili per rilevare l’umidità del terreno, droni per mappare la tessitura e la permeabilità del suolo, con l’obiettivo di migliorare sostenibilità ambientale e redditività delle imprese.

E proprio ai microfoni di Storie di futuro”, il presidente della Campania De Luca ha ribadito che “la tecnologia serve a produrre meglio e di più, ad esaltare le nostre qualità, a consentire alle imprese di guadagnare di più, ma non a rinnegare una tradizione, perché francamente non avrebbe senso”.

Il territorio vitivinicolo delle province di Avellino e Benevento, forte di 300 imprese verticali che vinificano e imbottigliano prodotti a marchio (3 Doc, 4 Docg e 1 Igp), una superficie vitata che con quasi 17 mila ettari che porta alla produzione di circa 35 milioni di bottiglie, punta all’innovazione anche in maniera aggregata, così da tutelare un’area fra le più vocate per la produzione enoica a livello nazionale. È stato infatti approvato il progetto Dioniso, che vede l’ente camerale di Irpinia e Sannio capofila per lo sviluppo di un sistema integrato per la viticoltura di precisione basato su un’infrastruttura di monitoraggio multi-scala e sull’uso intensivo di tecnologie provenienti da mondo aerospaziale.

Partner scientifico di Dioniso è il Distretto Aerospaziale della Campania (Dac), guidato dal professor Luigi Carrino dell’Università Federico II di Napoli, in stretto raccordo con i Consorzi di tutela dei vini dell’Irpinia e del Sannio e degli atenei Federico II di Napoli e Unisannio. Gli attori dovranno definire le linee guida per il raggiungimento di obiettivi legati alla stima della resa produttiva e controllo della qualità nel vigneto, studio dei movimenti del terreno e gestione dell’acqua, previsione delle migrazioni delle diverse tipologie di uva, una viticoltura più sostenibile in termini ambientali, informazioni legate alla previsione di malattie e patogeni, analisi dello stress idrico, valorizzazione della coltivazione in etichetta.

Il progetto Dioniso – specifica il professor Luigi Carrino – ha sperimentato in maniera pionieristica l’utilizzo di soluzioni di Intelligenza Artificiale per creare un sofisticato sistema di machine learning, introducendo quindi un modello in grado di acquisire e accrescere costantemente la propria capacità di elaborazione, integrando dati provenienti da osservazioni satellitari, droni e una capillare rete di sensori a terra”.