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“Il contratto metalmeccanici nel Mezzogiorno assume un valore fondamentale, perché è l’unico strumento per garantire salari adeguati e diritti. In molte realtà non sempre si riesce a fare contrattazione di secondo livello, Quindi nel Mezzogiorno assume un valore fondamentale il rinnovo del contratto”. Lo ha detto il segretario generale della Uil Napoli Campania, Giovanni Sgambati, a margine della manifestazione Fim Fiom Uilm per lo sciopero dei metalmeccanici in corso a Napoli.

“Siamo a undici mesi dalla presentazione della nostra piattaforma e da un blocco di quattro mesi, non ci sono interlocuzioni, tutto tace e sappiamo bene che il silenzio di Federmeccanica è una risposta alle nostre istanze”. Lo ha detto il segretario generale della Fim Cisl di Napoli, Biagio Trapani, intervenendo alla manifestazione di Fiom Fiom Uilm a Napoli per lo sciopero dei metalmeccanici. “Al silenzio di Federmeccanica – ha aggiunto Trapani – oggi noi contrapponiamo le nostre urla, le urla dei metalmeccanici per lanciare un messaggio chiaro e importante, il rinnovo contrattuale è un elemento di giustizia sociale dentro i contesti lavorativi e noi non possiamo farla passare nell’indifferenza”.

Napoli e la Campania sono realtà economiche importantissime che però in questo momento stanno subendo una grande crisi industriale. Il nostro rinnovo contrattuale non è un semplice rinnovo, il nostro contratto punta a porre un problema importante, quello della transizione ecologica, quello delle crisi industriali, i temi dei quali purtroppo in questo momento il governo e le imprese non si stanno interessando”. E’ quanto ha affermato il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, incontrando i giornalisti nel corso della manifestazione promossa a Napoli da Fim Fiom Uilm per lo sciopero dei metalmeccanici. “Questo rinnovo contrattuale – ha ricordato Palombella – doveva essere concluso in poche battute, anche se gli 11 punti della piattaforma sono importantissimi. Perché riguardano il sociale, riguardano il futuro, riguardano il rilancio del paese. I lavoratori, con la loro azione, hanno sempre debellato questioni negative e noi ci troviamo invece davanti ad una Federmeccanica, ovviamente spalleggiata da tutte le aziende, che vuole farci pagare un qualcosa che noi non ci meritiamo, cioè quello di aver rinnovato i contratti precedenti, facendo risalire e difendendo un po’ il potere d’acquisto. Questo non è ammesso”. “Bisogna dire al governo – ha concluso Palombella – che i lavoratori non stanno facendo oggi una scampagnata, con la lotta perdono salario. Noi andremo avanti e non ci fermeremo”.