Tempo di lettura: 3 minuti

Ha fatto rumore eccome la storia delle presunte violenze sessuali ai danni di cani. Una storia esplosa qualche giorno fa a Benevento con tanto di denunce social, post nei quali è stata resa noto il volto di quello che sarebbe l’autore e manifestazioni promosse e promesse. Chiamato in causa anche il sindaco Mastella che oggi è intervenuto sulla questione.

“Il Comune ha fatto tutto ciò che doveva fare – commenta il sindaco Clemente Mastella – e continuerà a farlo. Per i fatti di potenziale natura penale, indaga chi di dovere”.

Ovvio che sia così ma dovrebbe esserci un ulteriore passo da fare da parte del primo cittadino, attore coinvolto insieme alla Procura, in una storia del genere

“Mi hanno interessato della questione – ha dichiarato Antonietta Zarrelli, presidente di ADA Liguria, sannita di padre e residente in Liguriaperchè mi occupo di diritti degli animali dal 2000. E mi hanno segnalato questa storia. Ho letto e ascoltato le parole del sindaco Mastella e devo dire che tutte le azioni sono state corrette: controlli, servizi sociali, associazioni e Procura. Occorre, però, ancora un’azione da parte del sindaco e cioè l’emissione obbligatoria di un’ordinanza contingibile ed urgente. Il sindaco è massima autorità sanitaria, ufficiale di Governo e responsabile dell’applicazione delle leggi in materia di animali, sia di randagi e in maniera indiretta degli animali di privati. Di fronte a un’ipotesi di reato del genere, il sindaco deve emettere un’ordinanza per mettere in sicurezza l’unico cane che sarebbe ancora in possesso di questo uomo. Poi la palla passa, giustamente, alla Procura per tutte le indagini del caso. Se quest’uomo risulta ancora in possesso di un cane, come mi è stato segnalato, l’animale deve essere assolutamente protetto, tutelato e gli va tolto perchè si possa evitare il rischio di reiterazione del reato”.

Una storia che ha fatto molto rumore: il volto di quest’uomo è stato reso noto con tanto di generalità e così anche per la madre. Post su post, un qualcosa che potrebbe non aiutare di certo le indagini.

Si è creato un grande caos attorno. Certo era prevedibile, le persone hanno dimostrato una grande sensibilità per la questione, ma va evitata assolutamente la giustizia ‘fai da te’. A tale proposito, vista la legge dello Stato n.189/2004, ci sono organi preposti per casi del genere, specificatamente il sindaco per l’ordinanza e la Procura per il prosieguo delle indagini. Con la legge 189/2004 è cambiato il presupposto giuridico: l’animale è un essere senziente, capace di soffrire, e va trattato con la diligenza del tutto simile a quella usata per un bambino. Vorrei ricordare che con la legge 189/2004, 21 anni di vita, l’Italia risulta una dei paesi più all’avanguardia sulla tutela degli animali. E’ importante che la legge venga applicata e non resti solo sulla carta”.

Leggi anche

Presunti abusi e maltrattamenti su animali, il Comune ha monitorato e seguito la vicenda. Mastella: “Fatto tutto ciò che dovevamo”