Nella seduta di ieri sera, il Consiglio Comunale ha approvato, con i soli voti della maggioranza, la variante al Piano Urbanistico Comunale (PUC), dando seguito agli atti di indirizzo dell’Amministrazione Comunale per l’aggiornamento del vigente strumento urbanistico approvato con deliberazione del 12 novembre 2015 a distanza di 40 anni dal Programma di fabbricazione.
“Il Piano Urbanistico Comunale persegue l’obiettivo di rigenerare il territorio, favorendo la crescita della città nel pieno rispetto dell’ambiente”, ha dichiarato il Sindaco Francesco Squillante. “Ringrazio tutti i progettisti, gli uffici comunali competenti e l’intera maggioranza, che con un voto compatto ha sostenuto questo importante passo per il futuro di Sarno.”
Grazie alla Variante adottata sono state apportate modifiche, che ne migliorano l’operatività e la flessibilità attuativa.
In particolare: Si è semplificata l’attuazione degli Ambiti di trasformazione, grazie ad alcune modifiche del meccanismo perequativo che ha consentito di eliminare il vincolo che imponeva di trasferire il diritto edificatorio maturato in uno specifico Ambito di Trasformazione per standard edilizi (ATsu) in un Ambito di Trasformazione integrata (ATI) univocamente determinato.
Con la Variante il diritto edificatorio maturato in un ATsu potrà essere trasferito in qualsiasi ATI moltiplicando così le opportunità di investimento e creando una sana competizione fra i proprietari sia degli ATsu sia degli ATi;
Sono state ampliate le modalità di attuazione degli Atsu per cui, oltre a cedere l’intera superficie dell’Atsu e trasferire i diritti edificatori in qualsiasi ATI, con la Variante i proprietari dei suoli potranno realizzare l’attrezzatura di uso pubblico prevista dal Puc in partenariato pubblico- privato utilizzando tutta la superficie dell’ATsu e convenzionandosi con il Comune;
Sono state ampliate le possibilità di intervento diretto in tutti i tessuti. Nel centro e nei nuclei storici che il piano definisce la Città da Tramandare, potranno effettuarsi interventi di ristrutturazione edilizia.
Si sono create le condizioni per la razionalizzazione e l’adeguamento tecnologico e funzionale degli impianti industriali esistenti in IP1 attraverso il riconoscimento di incentivi in termini di incrementi SL e si definiscono in maniera chiara gli interventi consentiti e i parametri di riferimento per tutte le categorie di intervento ammesse, introducendo anche parametri di tipo ambientale quali indici di permeabilità e indici di copertura arborea ed arbustiva;
Nel PUC è stato sancito, anche, il divieto di insediamento di nuove attività industriali nel settore dei rifiuti e di attività considerate insalubri.
Sono state accolte le potenzialità di efficientamento energetico, ambientale e strutturale dei tessuti residenziali esistenti offerte dagli incentivi introdotti dalla L.R. 13/2022 in termini di incremento della superficie lorda esistente, approfondendone le modalità e specificandone le contropartite in termini di requisiti da raggiungere in proporzione all’entità dell’incentivo da applicare (incremento della superficie lorda del 20% con ristrutturazione edilizia e 35% con demolizione e ricostruzione o ristrutturazione urbanistica).