La giornata mondiale dell’acqua del 22.03.2025 cade alla vigilia di una estate che si preannuncia drammatica per le crisi idriche che il sud Italia dovrà affrontare a causa dei cambiamenti climatici.
Le carenze d’acqua, che da anni affliggono la Sicilia, stanno risalendo lo stivale e colpiscono adesso anche la Basilicata, la Calabria, la Puglia, il Molise e la Campania.
Le scelte operate dalla politica non garantiscono l’autosufficienza dei territori e una gestione partecipata delle popolazioni, in quanto asservite agli interessi delle multinazionali che vedono nell’oro blu la nuova frontiera del profitto.
Insieme a tutti i comitati del Sud Italia diciamo no alla privatizzazione operata dal Governo Meloni con Acque del Sud Spa, la società che gestisce gli invasi del mezzogiorno.
Anche la politica locale a Benevento insiste nella privatizzazione con Sannio Acque srl, la società bocciata già tre volte dalla Corte dei Conti e il cui statuto non è stato approvato dalla maggioranza dei 78 comuni della provincia.
Il Comitato sannita Abc ha organizzato due importanti momenti celebrativi per la giornata mondiale dell’acqua.
Il primo si svolgerà venerdì 21 marzo alle ore 18,30 presso la Parrocchia di San Modesto dove ci sarà una celebrazione eucaristica presieduta da padre Alex Zanotelli missionario comboniano ed icona di tutti i movimenti per l’acqua pubblica.
Il secondo momento si svolgerà sabato 22 marzo alle ore 18 a corso Garibaldi a Benevento dove si terrà un sit – in contemporanea con tante piazze d’Italia, per rivendicare una gestione pubblica dell’acqua, per combattere la crisi idrica, per chiedere d’intervenire sulle perdite e per riaffermare il diritto all’acqua potabile contro ogni contaminazione.
Tutte le persone di buona volontà che hanno a cuore la difesa della gestione pubblica dell’acqua sono invitate a partecipare.
Intanto il 20.03.2025 sarà presentata alla Camera dei deputati la nuova iniziativa del forum italiano dei movimenti per l’acqua pubblica che depositerà un ricorso alla Corte europea dei diritti umani (CEDU) per chiedere il riconoscimento della grave violazione dei diritti dei cittadini a seguito della mancata attuazione del referendum 2011.
È un momento critico per la difesa del diritto all’acqua, ma il rispetto della Costituzione e gli insegnamenti di Papa Francesco nella Laudato si’, ci impongono di proseguire nella lotta senza arretrare di un millimetro.