Un Consiglio provinciale straordinario e allargato alla presenza di amministratori e categorie sindacali non basta, almeno per il momento, a fermare la ferma volontà della proprietà dello stabilimento irpino ArcelorMillat a chiudere i cancelli.
Proprio mentre si svolgeva l’Assise sarebbe arrivata la comunicazione di un incontro da tenersi martedì 25 marzo a Confindustria Avellino per perfezionare l’iter di licenziamento dei 70 dipendenti.
Ma il Presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, non ci sta e rilancia la battaglia: “Non solo solidarietà, questo Consiglio provinciale non è un impegno di facciata ma esiste la volontà di stare accanto ai lavoratori, alle loro famiglie e alle sigle sindacali che stanno combattendo questa situazione. Le Istituzioni devono assumersi la loro responsabilità, ed è per questo che ora elaboreremo un documento di sintesi di quando discusso durante la seduta di Consiglio da sottoporre al tavolo regionale e nazionale. Non è la prima vertenza, purtroppo, alla quale la Provincia si interessa e continuerà su questa strada senza arrendersi”.
A commentare la vicenda anche la Fiom Campania: “ È una “festa del Papà” amara per i 70 Padri di famiglia della ArcelorMittal. L’ennesima multinazionale che decide di cancellare una realtà industriale in un territorio e in una regione che sta soffrendo, oramai da anni, una desertificazione industriale senza precedenti. Alle Istituzioni locali e nazionali chiediamo: Quale sviluppo, quale prospettiva occupazionale per chi, coraggiosamente, decide di non abbandonare le aree interne? Senza industria, non c’è sviluppo e futuro.