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Prisma Group e Blue Steel, società titolari dell’investimento per l’acquisto e la ristrutturazione dell’immobile sito in via Piermarini, denunciano con fermezza “il clima di ostilità e gli attacchi ingiustificati che stanno mettendo a rischio un’operazione pienamente legittima”. Di seguito la dichiarazione dei titolari delle due società “Assistiamo da tempo a una manovra strumentale orchestrata da chi cerca solo visibilità, alimentando il clima del sospetto, spaventando i condomini e mettendo sotto pressione le istituzioni con il solo scopo di bloccare un progetto che rispetta ogni normativa vigente. A guidare questa campagna di disinformazione è una persona che si è auto-attribuita il ruolo di guida del condominio, sfruttando la politica per ostacolare un’attività condotta in totale trasparenza e correttezza. Con un atteggiamento vittimistico solo di facciata, questa figura sta cercando di ottenere visibilità a spese della legalità e degli investimenti privati, manipolando il dibattito pubblico e condizionando il regolare operato delle istituzioni. Nonostante la regolarità degli atti amministrativi, la pressione esercitata su enti e amministratori ha portato alla sospensiva della SCIA, motivata unicamente dalla preoccupazione del sindaco per l’incolumità delle persone. Un provvedimento che, di fatto, congela un investimento legittimo e interrompe arbitrariamente un’attività di ristrutturazione che rispetta pienamente tutte le normative. Questo atteggiamento sta causando un grave danno d’impresa e mina il principio di certezza del diritto. Ricordiamo che il Comune di Benevento ha il dovere di applicare le leggi, non di adottare posizioni populiste che stravolgono le regole a discapito degli investitori e della libera iniziativa economica. Guai a pensare che la politica, strumentalizzata da chi si presenta come una vittima per costruire la propria visibilità, possa schiacciare leggi, norme e correttezza istituzionale. Siamo in uno Stato di diritto, dove i principi di legalità e trasparenza devono prevalere sulle ambizioni personali e sulle campagne di disinformazione.
Abbiamo sopportato fin troppo – concludono i titolari di Prisma Group e Blue Steel – e non possiamo più accettare che un investimento legittimo venga ostacolato da logiche che nulla hanno a che vedere con il rispetto delle norme. La democrazia non è il terreno di gioco per chi usa la politica come strumento di lotta personale. Prisma Group e Blue Steel si riservano ogni azione a tutela dei propri diritti e per la salvaguardia della legalità”.