“È opportuno valutare all’interno del trattamento e smaltimento dei rifiuti quelli che possono coesistere con le necessità e le opportunità locali”. È quanto riportato nero su bianco, negli atti del Comune di Buccino, delle determine di affidamento di incarico ad un tecnico architetto ed ex funzionario dell’Ente Provincia di Salerno n. 121 del 17.02.2025 e n.125 del 18.2.2025 a firma del responsabile dell’area tecnica di Palazzo di Città, e delle delibere di giunta comunale n.33 del 24.02.2025, n.46 e n.47 del 10.3.2025 approvate dal sindaco di Buccino, Pasquale Freda, e dagli assessori presenti il vicesindaco Antonella Trimarco, e l’assessore Anna Ferrara, concernenti l’approvazione di una variante alle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Urbanistico Comunale nelle zone agricole E, C e zona D industriale, per la valutazione delle tipologie di impianto di rifiuti da realizzare nelle aree agricole ed in particolare, nella fascia dei 100 metri dalle strade provinciali, sul territorio comunale di Buccino.
Dopo anni di battaglie e di lotte, politiche e giudiziarie, del Comune di Buccino e di circa cinquanta comuni limitrofi, delle associazioni ambientaliste e degli Enti montani della Valle del Sele, del Tanagro e degli Alburni, e finanche della Commissione regionale per le Aree Interne presieduta dal consigliere regionale Michele Cammarano, contro l’insediamento di impianti di trattamento rifiuti e le fonderie a Buccino e le battaglie per la difesa e la tutela dell’ambiente e dello sviluppo agroalimentare di eccellenza e zootecnico nelle aree agricole del territorio volceiano e nella zona industriale, l’attuale giunta comunale di Buccino apre le porte alla valutazione di progetti per la realizzazione di impianti di trattamento e smaltimento di alcune tipologie di rifiuti e impianti industriali di recupero materiali su tutto il territorio agricolo e della zona industriale volceiana e lo fa, affidando un incarico tecnico ad un ex funzionario della Provincia per un importo di circa 10mila euro. Valutazione dettata da, secondo quanto riportato negli atti di Palazzo di Città a firma della giunta con presente il Sindaco Freda, il vicesindaco Trimarco e l’assessore Ferrara –“al fine di agevolare le iniziative di pianificazione insieme a necessità di ordine socio-economico inerente anche l’abbandono delle zone interne…. Considerata la necessità di adottare un’opportuna variante alla zona agricola E del Puc parametrandola alle esigenze del territorio che possono coesistere con le necessità e le opportunità locali. …Ravvisate le ragioni di sopravvenute opportunità sulla disciplina urbanistica in zona E al Puc in particolare le destinazioni d’uso ammissibili nei terreni limitrofi alle strade”.
Così, il Comune di Buccino, che già il 24 dicembre 2024 aveva rilasciato tramite l’ufficio tecnico un permesso a costruire di un impianto industriale per la produzione di calcestruzzo in area vincolata agricola, inverte la tendenza dell’area agricola su tutto il territorio dove sono presenti aziende agricole che producono e lavorano l’olio extravergine di oliva di Buccino venduto in tutto il mondo, gli impianti serricoli con produzione biologica e florovivaistica, le aziende di produzione delle pesche e le industrie agroalimentari di eccellenza che trattano la lavorazione di pomodoro biologico, bevande gasate, snack alimentari e olio per la produzione di prodotti di cioccolato, e valuta – “l’opportunità socio-economica” di collocare insediamenti di opifici per lavorazioni di alcune tipologie di rifiuti e di deposito materiale.
Vicenda questa, che ha suscitato il malcontento e l’ira, già a dicembre, di cittadini, dell’associazione ambientalista Paese Mio con il presidente Gregorio Fiscina, dell’opposizione consiliare con a capo l’ex vicesindaco di Buccino, Maria Trimarco che sul rilascio del permesso a costruire all’impianto di calcestruzzo ha annunciato una denuncia del Comune alla Procura della Repubblica di Salerno, e dell’ex sindaco di Buccino, Nicola Parisi, quest’ultimo promotore della battaglia giudiziaria e amministrativa contro dell’insediamento delle fonderie Pisano a Buccino e l’insediamento dell’industria di trattamento rifiuti organici Buoneco srl tanto da ottenere dal consiglio comunale nel 2018 con parere unanime dell’allora maggioranza di Parisi e dell’opposizione guidata dal medico biologo Francesco Fernicola, una variante al piano urbanistico comunale relativamente all’area D con trasformazione, poi validata anche dai giudici del Tar e del Consiglio di Stato, della zona industriale da “area industriale” a zona “agroalimentare e logistica” in cui la variante del 2018, salvaguardando le industrie esistenti, impediva la realizzazione di impianti non agroalimentari in area Asi e in area agricola e che ora, continua a tenere acceso il dibattito politico e cittadino.