La rucola della Piana del Sele Igp all’Accademia dei Georgofili di Firenze come modello di sostenibilità in orticoltura. Per raccontare l’esempio salernitano tra i relatori è stato invitato il presidente del Consorzio di tutela, nonché presidente del Consorzio di Bonifica in Destra del Fiume Sele, Vito Busillo. La giornata di studio, organizzata in collaborazione con il Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici Laureati, è stata un’importante occasione di confronto sul futuro dell’orticoltura. L’urgenza di integrare innovazione tecnologica e sostenibilità è sempre più evidente per affrontare le sfide globali, come il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e la riduzione degli input chimici.
“La sostenibilità – ha spiegato il presidente Busillo – significa per noi realizzare il passaggio dai campi al piatto senza sprecare una goccia d’acqua e utilizzare le energie rinnovabili per produrre quarta gamma e rucola di qualità superiore. Siamo un esempio nazionale in termini di strategie, investimenti e infrastrutture per l’irrigazione e la naturalità dei processi”.
Nella piana del Sele, una delle zone produttive più fertili d’Europa, sono oltre 11 mila le aziende agricole che producono ortofrutta. L’efficace gestione delle risorse idriche, anche durante i periodi di siccità è la chiave del successo di un distretto produttivo. “Grazie agli investimenti per le vasche di accumulo, che distribuiscono un milione di metri cubi di acqua, – ha evidenziato Busillo – e ad un modello di agricoltura 4.0, siamo tra i pochi in Italia ad irrigare senza sprechi in maniera così capillare. Abbiamo un sistema che funziona 18 ore su 24 per 365 giorni all’anno. Con le vasche di accumulo riusciamo a recuperare 300 mila metri cubi ogni notte, canalizzando acqua che finirebbe sprecata in mare”.
Con “100% Rucola” è stato fatto un ulteriore passo in avanti in tema di sostenibilità, lavorando persino sugli scarti fisiologici della lavorazione. Il progetto, finanziato nell’ambito del PSR Campania 2014-2020 e realizzato in collaborazione con Consorzio di Tutela Rucola della Piana del Sele IGP, Eng4life e Fondazione Saccone, prevede di ricavare dagli scarti l’erucina, una molecola naturale dalle straordinarie proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e chemiopreventive. Grazie a tecnologie biotecnologiche avanzate, l’erucina viene trasformata in bioprodotti destinati al mercato farmaceutico, aprendo nuovi orizzonti per l’economia locale e il settore agroalimentare.