Venerdì 14 marzo è ripresa, dopo uno stop di oltre 15 giorni, l’Assistenza Scolastica Socio-Educativa a favore degli alunni con disabilità, “prorogata nelle more dell’espletamento delle procedure di gara”, come riportato nell’ultimo comunicato del Comune di Caserta.
“Accogliamo con soddisfazione la notizia della ripresa del servizio, ma riteniamo che ci sia davvero poco di cui andare fieri, sia per la gestione finora adottata di un servizio essenziale per garantire il diritto allo studio ad un’utenza particolarmente fragile, sia per diversi aspetti che ci preoccupano e che riteniamo doveroso segnalare – dichiara la Segretaria Confasi Sanità di Caserta Alessandra Cirelli – Innanzitutto, la proroga di 20 giorni appare essere troppo breve e rischia di determinare un nuovo stop del servizio se, al 4 aprile, la commissione non avrà completato le procedure per l’affidamento definitivo del servizio. Inoltre – prosegue la sindacalista – le procedure di gara attualmente in corso riguardano solo le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Non c’è alcun accenno nel bando riguardo alle scuole secondarie di secondo grado, cioè le scuole superiori: cosa accadrà dal 5 aprile agli alunni delle scuole superiori? Il loro diritto allo studio, costituzionalmente garantito, sarà nuovamente sospeso?
Va sottolineato che il servizio è iniziato a dicembre, invece di partire all’inizio dell’anno scolastico, e ha subito interruzioni di circa 15 giorni sia a gennaio che a marzo. Ci troviamo quindi di fronte all’incubo di una nuova sospensione ad aprile.
“Questa amministrazione sta, purtroppo, calpestando ripetutamente il diritto allo studio delle fasce più deboli, invece di affrontare i problemi in modo tempestivo e con serietà, continua a rimandare senza piani concreti – dichiara il Segretario Genarale Confsafi Caserta Sergio D’Angelo – senza alcuna visione strategica sul lungo periodo, come se i bisogni delle persone più vulnerabili fossero secondari o non urgenti. Questa gestione a “strappi” di servizi essenziali non è solo inadeguata, ma anche profondamente ingiusta, soprattutto per le famiglie che si trovano a fare i conti con l’incertezza e la carenza di risposte adeguate. È ora che questa amministrazione prenda atto della gravità della situazione – conclude Segio D’Angelo – e metta in atto misure concrete per garantire l’accesso a un’istruzione equa e inclusiva, senza lasciare indietro nessuno.”