La piazza è divisa a metà: un punto a Bari è oro / un punto a Bari non serve. Non serve, perché mancano otto partite e si doveva osare di più; è oro, perché è comunque una trasferta insidiosa. Da Salerno, provengono tantissimi tifosi, innanzitutto per il gemellaggio rinnovato anche in questa stagione, anche dopo la partita d’andata; poi, perché è una trasferta piuttosto vicina. Basti, però, sentire il polso della piazza: “Non puoi far uscire Verde!“, “Cosa significano due cambi al 93esimo?“, “Cerri era stanchissimo, quando entra Raimondo?!“. Tutte domande senza risposta, all’indirizzo dell’allenatore, capitano di mille battaglie ma oggi contestato, che avrebbe potuto fare e dare di più. Salerno è preoccupata, e a prescindere dal materiale in cui si colora il punto di Bari, resta penultima.
Quel che è oggettivo è che classifica si muove poco con un solo punto guadagnato: con le partite ancora da giocare, comprese quelle delle dirette concorrenti, la Salernitana avrebbe potuto e dovuto fare di più. Rimane, comunque, che un punto è meglio di zero. Però con la sconfitta del Brescia e la partita difficile del Mantova, si doveva osare di più. La Salernitana rimane quindi al diciannovesimo posto, attualmente a pari punti con il Mantova di Possanzini che giocherà domani a Pisa. Il Brescia ha perso a Frosinone, e rimane a 31 punti come Sampdoria e Reggiana che giocheranno domani. Carrarese a 32 punti, Cittadella, Frosinone e Sudtirol a 33 punti.
Bari-Salernitana, primo tempo: poche azioni, ma padroni di casa più pericolosi
Il match tra Bari e Salernitana inizia con un’atmosfera elettrica, alimentata dalle tifoserie di entrambe le squadre. I primi minuti vedono un equilibrio tattico, con entrambe le formazioni che cercano di imporre il proprio gioco. La Salernitana si dimostra pericolosa già al 7′, quando un pressing aggressivo di Zuccon e Ghiglione porta a un tiro di Soriano, respinto dalla difesa biancorossa. Il Bari risponde immediatamente con un tentativo di Dorval, deviato in corner da Ruggeri.
Al 20′, il Bari sfiora il vantaggio con Lasagna, che preferisce servire Bonfanti invece di concludere, permettendo a Ruggeri di intervenire. Pochi minuti dopo, la Salernitana crea un’occasione da punizione con Verde, ma Corazza non riesce a sfruttarla al meglio. Il primo tempo si chiude senza gol, nonostante alcune occasioni da entrambe le parti, tra cui un tiro di Lasagna parato da Christensen e un cross di Dorval che non trova il bersaglio.
Bari-Salernitana, secondo tempo: meglio gli ospiti, si doveva fare meglio
Il secondo tempo riparte con le stesse formazioni, ma il ritmo cala rispetto alla prima frazione. La Salernitana prova a prendere il controllo del gioco, con Maggiore protagonista di un’azione pericolosa al 60′, ma Amatucci salva in extremis. Nonostante qualche tentativo da parte di Cerri e Amatucci, le difese rimangono compatte e le occasioni da rete scarseggiano.
I cambi iniziano a farsi frequenti, con entrambe le squadre che cercano di rinnovare le energie in campo. Il Bari inserisce Favilli e Pereiro, mentre la Salernitana opta per Girelli e, in seguito, Tongya e Njoh. Tuttavia, il gioco rimane spezzettato e poco fluido, con poche azioni degne di nota.
Negli ultimi minuti, la Salernitana tenta un ultimo assalto con un cross di Dorval per Novakovic, ma il pallone finisce alto e l’arbitro segnala il fuorigioco. Il match si conclude quindi sullo 0-0, con i tifosi del Bari che contestano il risultato, mentre quelli granata continuano a sostenere la squadra con cori incessanti.