Ci sarebe anche Valerio Ottati, ex assistente al parlamento europeo del casertano Nicola Caputo (che non sarebbe indagato), tra le persone coinvolte nella maxi operazione sui lobbisti del colosso cinese Huawei.
Come confermano Le Soir, Knack e Follow The Money, un centinaio agenti della polizia giudiziaria federale belga hanno perquisito 21 indirizzi nella regione di Bruxelles, nelle Fiandre, in Vallonia e anche in Portogallo. Nel mirino sono finiti diversi lobbisti che lavorano per il colosso cinese delle telecomunicazioni Huawei, sospettati di aver corrotto attuali o ex parlamentari europei per promuovere la politica commerciale dell’azienda in Europa.
Tra di loro c’è Valerio Ottati, 41 anni belga ma con chiare origini italiane, oggi direttore degli affari pubblici dell’ufficio Huawei presso l’Unione Europea dal 2019. Ottati, però, è passato a lavorare per il colosso cinese solo dopo aver passato dieci anni a svolgere il ruolo di assistente all’interno del Parlamento europeo, sia per un deputato di Forza Italia (Ppe) Enzo Rivellini sia per Nicola Caputo, eletto nel Pd (S&D), che non risultano essere indagati. Nell’indagine sarebbero coinvolti anche una quindicina di politici, tra attuali ed ex europarlamentari.
Le accuse, a vari livelli sono di organizzazione criminale, corruzione, falsificazione e uso di documenti falsi e riciclaggio di denaro. Tra le regalie ai politici ci sarebbero biglietti per partite di calcio, regali costosi ma anche viaggi di lusso.