È finito in carcere Luigi Giuliano, 52enne nipote dell’omonimo ex boss di camorra dello storico clan di Forcella, condannato in via definitiva a 16 anni per un omicidio commesso il 9 luglio del 1998 a Napoli. Nel novembre 2021, la corte d’Appello partenopea l’aveva riconosciuto colpevole, emettendo una sentenza di 16 anni di reclusione e 3 anni di libertà vigilata, passata in giudicato il 7 gennaio scorso quando la Cassazione Corte ha rigettato il ricorso della difesa.
L’uomo nel frattempo si era trasferito a Reggio Emilia, dove nel novembre 2020 all’interno di un negozio di elettronica davanti agli occhi dei clienti, aveva aggredito un uomo – il nuovo compagno della sua ex – sferrandogli otto fendenti con un coltello di piccole dimensioni. Per questi fatti, Giuliano aveva ricevuto un’altra condanna a un anno e 8 mesi di reclusione per lesioni aggravate.
E proprio a Reggio Emilia è stato arrestato dai carabinieri in forza dell’ordine di carcerazione trasmesso dall’ufficio esecuzioni penali della procura di Napoli. I militari lo hanno rintracciato nella sua abitazione, condotto prima in caserma per le formalità di rito e poi portato in carcere per l’espiazione della pena.