“E’ la quinta scossa di magnitudo maggiore a quattro degli ultimi due anni: questo è legato al fatto che il suolo si sta sollevando. Negli ultimi giorni il sollevamento è passato da un centimetro a tre centimetri al mese e questo ha creato una recrudescenza della sismicità”. Lo ha detto in una intervista a Uno Mattina Carlo Doglioni, presidente dell’Ingv. “Finché continuerà questo sollevamento – ha detto ancora Doglioni – continueremo ad avere dei terremoti. Questa sismicità è ovviamente legata all’attività del vulcano, quindi, c’è, chiaramente, anche un degassamento importante, di cui dobbiamo tenere conto ma dobbiamo considerare anche che in passato queste velocità di sollevamento sono state di gran lunga superiori. Per esempio nel 1983-1984 la velocità è stata anche di 9 centimetri al mese mentre adesso siamo intorno ai tre centimetri al mese”. Alla domanda dei conduttori “ci dobbiamo preoccupare?” il presidente dell’istituto ha replicato ricordando che si ha a che fare “con un vulcano attivo, e non lo possiamo governare, non c’è assolutamente modo di fermarlo e questo vulcano ci dà tre rischi: sismico, geochimico per il rilascio di Co2 che siccome è più pesante dell’aria soprattutto negli scantinati può dare dei problemi (una Co2 troppo concentrata può generare anche la morte e quindi è estremamente importante fare misure di controllo) e poi c’è il rischio eruttivo”.
Doglioni ha sottolineato che al momento non c’è “una risalita di magma che è un qualcosa che dobbiamo tenere in considerazione come possibile evoluzione in futuro, ma al momento non ci sono evidenze”. In relazione all’innalzamento del suolo e sulla possibilità che possa essere interpretato come segnale di un pericolo di eruzione, sollecitato ancora una volta dai conduttori, Doglioni ha spiegato che in passato ci sono stati “tanti eventi di bradisismo ascendente senza questo evolvesse in eruzione. L’ultima è stata nel 1538, quando il suolo si sollevò di circa 14 metri, quindi stiamo parlando di una situazione molto diversa. E’ chiaro che avendo a che fare con un vulcano attivo e vanno considerate tutte le conseguenze del caso. Però devo dire che la Protezione Civile e tutti i sindaci locali stanno facendo veramente il massimo assieme all’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv”.