A fine 2024 il titolare fu sanzionato amministrativamente per le violazioni per circa 8.000 euro, con contestuale segnalazione all’Asl competente e allo Sportello Unico per le Attività Produttive, che immediatamente emise un provvedimento di diffida nel quale si ammoniva a non ripetere le violazioni riscontrate pena la chiusura temporanea dell’attività come previsto dal Regolamento Comunale sul Commercio. Gli agenti della Municipale sono tornati ed hanno riscontrato le stesse condizioni accertate nella verifica precedente. Il personale dell’Asl veterinaria e quello preposto al controllo dell’Igiene degli alimenti e sanità ha constatato che molluschi, crostacei e diverse specie di pesce erano tenuti in pessime condizioni di conservazione ed in più mancava per tutta la merce la prescritta tracciabilità e l’etichettatura. Si è accertata, infine, la cattiva conservazione degli alimenti e le pessime condizioni igieniche sanitarie del laboratorio cucina. Per tutte le violazioni accertate è stata disposta dall’Autorità Sanitaria il sequestro delle preparazioni nel laboratorio cucina e delle attrezzature, preparazioni gastronomiche per circa 15 kg e circa 30 chili di prodotti ittici, con contestuale sospensione ad horas dell’attività con l’erogazione di un provvedimento di chiusura per le carenti condizioni igieniche riscontrate.
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Carenze igieniche e pesce mal conservato, stop a risto-pescheria del centro storico

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Negli ultimi mesi del 2024 una risto-pescheria di via dei Tribunali, a Napoli, era già finita nel mirino della polizia locale. In quell’occasione erano state riscontrate diverse irregolarità: carenza di igiene, cattivo stato di conservazione del pesce e la titolarità di una S.C.I.A. per lo svolgimento dell’attività di pescheria e preparazione di alimenti d’asporto ma non per il ristorante che invece era stato realizzato. Irregolarità che non sono state affatto sanate. E così per la risto-pescheria è scattata la chisura.
Non solo, la Polizia Locale ha appurato anche la non corretta differenziazione dei rifiuti, l’omessa esposizione di cartellonistica antifumo oltre ad un’occupazione abusiva per circa 10 metri quadrati con tavoli e sedie. L’imprenditore è stato sanzionato per una somma pari a 6.800 euro oltre all’immediata rimozione dell’occupazione abusiva riscontrata con contestuale segnalazione allo Sportello Unico per le Attività Produttive del Comune di Napoli.