Lo studioso ha svolto una ricerca sul pensiero di Jacques Derrida alla luce del suo rapporto, tra continuità e rotture, con il giudaismo, ricostruito e problematizzato a partire dalle tracce di ebraicismo. Bianchini ha analizzato il tema attraverso tre concetti chiave: lingua, legge e terra, articolati confrontando affinità e divergenze e svolgendo il tutto in rapporto con i pensatori della modernità ebraica avendo riguardo del rapporto con le Scritture e la “lingua santa”.
In particolare, nella seconda parte del libro Bianchini si è soffermato sulla legge mosaica con la decostruzione del legalismo logico-dialettico e giuridico. Nella terza parte parte del volume il filosofo beneventano spiega come Derrida faccia tesoro della cifra esodale e della propensione messianica del giudaismo per ripensare il politico come spazio a-venire.
Guido Bianchini, laureato in Filosofia all’Università di Salerno, Dottore di ricerca in Studi Umanistici all’Università di Bari, si è occupato delle interpretazioni moderne del paolinismo fino alla lettura topologica del cristianesimo, per poi concentrarsi sul problema teoretico ed etico dell’alterità nella modernità ebraica, messo successivamente in relazione, nelle ricerche dottorali, con l’ebraicità di Derrida. L’obiettivo dell’autore è stato quello di recuperare un pensiero critico e strutturato in un’epoca caratterizzata da riflessioni sempre più rapide e superficiali.
A porre i saluti istituzionali Giuseppe Acocella, Rettore della “Giustino Fortunato” che ha sottolineato: “L’autore pone una riflessione sulla filosofia e ci permette di allargare l’orizzonte del nostro sapere”. Il Rettore ha poi chiarito: “Non abbiamo studi di carattere umanistici in questa Università ma da sei anni il tema dell’ebraismo e della Shoah lo tocchiamo sempre. Studenti docenti tengono vivo il ricordo di quello che accadde”.
Il sindaco di Benevento Clemente Mastella ha sottolineato come il mondo viva un momento delicato. Sulla grave situazione umanitaria di Gaza e sull’orlo di un conflitto mondiale l’analisi di Mastella è apparsa preoccupata: “Non riescono a trovare sintesi comune. C’è stato il naufragio della ragione ma occorre trovare soluzioni a problemi storici”.
All’autore, il sindaco ha rivolto un caloroso invito ad andare avanti nelle sue riflessioni, nel suo approfondimento critico e lo ha spronato a non fermarsi nella sua analisi. E’ intervenuto quindi l’arcivescovo di Benevento Felice Accrocca che ha sottolineato come questo non fosse il primo lavoro di Bianchini dedicato a Deridda. “Ritengo fondamentale – ha detto – il ruolo della ricerca. Credo che l’ebraismo abbia influenzato il cristianesimo”. Mons. Accrocca, poi, ha spiegato come il tema voluto dall’autore sia molto attuale: “Le ricerche storico-filosofiche sono necessarie, soprattutto a Benevento”. Infine Mons. Accrocca ha lanciato un appello: “Occorre far partire da noi uno sdegno verso la guerra. Serve reagire a tutto questo e bisogna partire dal mondo scolastico, vero punto di riferimento per la cittadinanza”.
Bianchini ha spiegato: “Deridda affronta temi d’attualità anche anticipando questioni attuali. Ho voluto analizzarli focalizzando l’attenzione sul pensiero ebraico”. Poi ha concluso: “Volevo trasmettere la necessità del pensiero in questo periodo in cui siamo portati ad un pensiero abbastanza leggero. Occorre riflettere in maniera sensata perchè potrebbe essere utile”.