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Due antichi manoscritti conservati nella Biblioteca Capitolare di Benevento sono stati restaurati e verranno presentati nel corso di un incontro fissato per giovedì prossimo. Il primo, indicato con la segnatura Benev. 373 (=Varia Instrumenta pro Diuersis Personis ab anno 1278 ad annum 1296), in condizioni estremamente precarie, riporta 126 atti notarili della seconda metà del secolo XIII e 7 annotazioni di visite pastorali. Il secondo indicato come Benev. 63 è il famoso Registrum Privilegiorum della Benevento pontifica, conosciuto come codice Favagrossa dal nome del notaio e cancelliere che lo compilò a partire dal 1489. Il lavoro di restauro, affidato al Laboratorio di restauro del libro operante nell’Abbazia di Santa Maria di Grottaferrata (Roma) con la direzione tecnica del prof. Paolo Crisostomo, è stato finanziato dal Ministero per la Cultura grazie all’intervento risolutivo della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Campania, diretta da Gabriele Capone. I due manoscritti sono ritornati in sede e verranno presentati nel Salone Leone XIII. La Biblioteca (o Archivio) Capitolare di Benevento, di pertinenza del Capitolo Metropolitano Santa Maria Assunta è in istituto di rilevanza internazionale per i fondi di manoscritti e di pergamene che custodisce. Si segnalano, in particolare, i codici in scrittura beneventana importanti testimoni per la paleografia, per la storia della liturgia e della musica, per la letteratura agiografica.