“La pronta rimozione dell’opera provocatoria “Piscina degli Artisti” di Ruben D’Agostino, avvenuta un’ora e mezza dopo l’installazione, dimostra la volontà politica di nascondere le critiche dei cittadini. Se il problema fosse stato la presenza di un “rifiuto ingombrante”, avrebbe subito lo stesso trattamento dei suoi simili? Cioè avrebbe aspettato settimane sopra un marciapiede in attesa di un intervento pubblico?”. Così in una nota lo scrittore Andrea De Felice, amico e collaboratore dell’artista Ruben D’Agostino.
“L’ipocrisia dell’amministrazione – scrive – si è riconfermata nei giorni seguenti, quando D’Agostino, insieme alla gente del quartiere, ha, in segno di protesta, scritto su dei rifiuti ingombranti frasi dal chiaro messaggio politico/sociale, e il risultato ottenuto è stato che solo quelle dall’esplicito tono provocatorio sono state fatte sparire dalla strada”.
L’attivista napoletano afferma: “Il Vomero è sempre stato un quartiere libero, ha sempre accolto il dissenso nelle sue varie forme, ma, dopo quello che è successo a Piazza degli Artisti sabato 1 marzo, è difficile non pensare al contrario. Ciò che è avvenuto nell’ultima settimana dimostra la volontà ben chiara di censurare qualsiasi forma di provocazione politica. Le istituzioni locali devono prendersi le responsabilità della loro ipocrisia, quello che è successo non è più accettabile”.