Tempo di lettura: 2 minuti

Beni per circa 10 milioni di euro sono stati confiscati dalla Dia di Napoli all’imprenditrice avellinese Lidia Forte la cui famiglia, secondo gli inquirenti, ha legami radicati e di lunga durata con i vari clan operanti nell’avellinese.

La destinataria provvedimento ritenuta oggi vicina all’organizzazione malavitosa chiamata “Nuovo Clan Partenio”.

Il decreto del Tribunale di Napoli riguarda una società attiva nel settore immobiliare, 115 beni immobili, 4 auto (una Mercedes Gle, una Range Rover Evoque e due utilitarie) e 60 rapporti finanziari.

L’ ascesa economico-imprenditoriale e delinquenziale dell’imprenditrice e della sua famiglia, secondo la Direzione Investigativa Antimafia, sarebbe strettamente legata a personaggi di alto profilo criminale. “L’imprenditrice, – spiega una nota – affermatasi all’interno del contesto criminale e mafioso avellinese, ha condizionato, già a partire dalla metà degli anni ’90, il redditizio settore delle aste immobiliari sia a proprio vantaggio che per gli interessi del clan e le indagini patrimoniali, inoltre, hanno fatto emergere disponibilità patrimoniali e finanziarie significativamente sproporzionate rispetto ai profili reddituali”.

L’odierno risultato si inserisce nell’ambito delle attività Istituzionali finalizzate all’aggressione dei patrimoni illecitamente acquisiti e riconducibili, direttamente o indirettamente, a contesti delinquenziali di tipo mafioso, agendo così a tutela e salvaguardia della parte sana del tessuto economico nazionale” il Decreto del Tribunale di Napoli ha, pertanto, disposto la confisca del vero e proprio impero Come si legge in una nota.