Tempo di lettura: 2 minuti
Il sindaco Ricci – scrive il capogruppo di San Giorgio Protagonista, Maurizio Bocchino, – mi chiede perché non abbia votato a favore del DUP 2025/27, visto che lo reputo copia/incollato dal precedente anche da me avallato. Ed è giusto che io risponda, personalmente e singolarmente perché chiamato in causa in virtù del mio precedente mandato, facendo riferimento a quanto già esposto in Consiglio Comunale”.
 
“Da un’amministrazione nuova e giovane – prosegue Bocchino -, che eredita un ente finanziariamente in uno stato di salute migliore rispetto al passato, per merito dell’amministrazione in cui ricoprivo la carica di vicesindaco, mi sarei aspettavo maggior coraggio e proposizione, finalizzati a contenere il peggioramento delle condizioni di vivibilità che vive il nostro paese. Il sindaco Ricci omette artatamente di ricordare che c’è una grande differenza tra il DUP del ‘23 e quello del ‘25 ed è la seguente: 560.000 € in meno da ripianare per le annualità 2025/27. Probabilmente mentre esponevo in Consiglio Comunale era distratto e non io ad essere confuso durante l’esposizione (come da lui asserito). Soprattutto, mi sarei aspettato parole di riconoscenza rispetto all’amministrazione precedente, che ha ripianato i debiti anche da lui creati”
 
Nel 2022 – evidenzia il consigliere – la Corte dei Conti ha imposto al Comune di San Giorgio del Sannio un piano di rientro ventennale per il debito di oltre 5 milioni di euro creato allorquando il sindaco Ricci era vicesindaco. Per le annualità 2022, ‘23 e ‘24 il Comune ha versato 740.000€; dal 2025 in poi ne dovrà versare 160.000€ circa. Esattamente 560.000€ in meno da ripianare”.
 
“Non potevo, pertanto, – continua Bocchino – votare un DUP che, nonostante numeri migliori, non prevedeva misure mirate al taglio della Addizionale Comunale IRPEF e alla diminuzione dell’aliquota IMU o, per esempio, un sostegno alle attività commerciali in difficoltà o ai giovani con voglia di intraprendere. Inoltre, le linee programmatiche presentate dall’amministrazione e contenute nel documento di programmazione, sono essenzialmente inconsistenti, ripetitive, incomplete, e questo ha costituito una valutazione negativa di quanto presentato. La vera domanda, in realtà, quindi, è un’altra: visto che il DUP 2025/27 è copia/incollato da quello precedente, perché all’epoca il sindaco Ricci votò contro?”.
 
Torno a ribadire che è stata persa un’importante occasione di rilancio per il nostro paese e consiglio al Sindaco maggiore umiltà perché finora i frutti del suo operato sono inconsistenti”, conclude nella nota il capogruppo di San Giorgio Protagonista, Maurizio Bocchino