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C’è soddisfazione nelle parole di mister Ferraro, tecnico del Sorrento con i suoi ragazzi che hanno portato via un ottimo pareggio dal “Ciro Vigorito” in una gara contraddistinte da tante assenze nella compagine ospite. Queste le sue parole in sala stampa:

SACRIFICIO – Ci tengo a complimentarmi con i ragazzi. Non era facile fare una gara così di sacrificio. Questo è lo spirito giusto. Non giocando così qui sarebbe venuto fuori probabilmente un risultato diverso. Il Benevento ci ha messo alle corde diverse volte. Siamo stati bravi a difenderci. Se eravamo più attenti su quel gol ora si poteva parlare anche di altro.

PLAY OFF – Sul gol di Musso, se l’arbitro ha visto così ha fatto bene. Non entro in queste cose. I play-off. Non ci esaltiamo pensando gara per gara. Da quando sono arrivato abbiamo affrontato gare toste. Mi sono messo a disposizione della squadra per dargli tranquillità. Il Sorrento se scende in campo con questa mentalità può giocarsela con tutti. C’erano tante assenze. Faccio i complimenti ai miei, alcuni erano al debutto da titolari. In settimana respiriamo un’area positiva.

DIVERSIVI – Abbiamo fatto una grande pressione in avanti. Guarracino e Riccardi erano stati ammoniti e li ho tolti. Restare in dieci non era il caso altrimenti con il palleggio del Benevento con l’uomo in meno sarebbe stato difficile. Lo stesso Vitiello dopo il giallo ho preferito toglierlo. La nostra settimana è stata difficile e ringrazio lo staff tecnico e medico. Per questo ora parliamo di un risultato positivo.

CERIGNOLA – Il Cerignola visto contro di noi può vincere il campionato. Ma i tornei si vincono alla fine. La serie C è sempre molto equilibrata. Io cerco di essere motivato e ringrazio la società che ha pensato a me in questo momento.

DISPONIBILITA’ – Dal mio avvento ho cercato di fare sentire tutti i ragazzi a loro agio. Subentrare significa adattarsi ad una squadra. I nostri tifosi fanno grandi sacrifici: essere lontani dal campo due anni non è facile. Ringrazio i nostri sostenitori che anche oggi ci hanno aiutati.