Gioco da tavolo protagonista al carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) con i laboratori ludici rivolti ai detenuti. È il progetto della casa editrice Giochi Uniti, denominato “Giocare dentro”, un ulteriore strumento per favorire il reinserimento sociale degli ospiti della struttura detentiva. Nell’ambito di tale progetto la Giochi Uniti ha donato una ludoteca al carcere casertano, così il gioco da tavolo sarà una presenza stabile per i reclusi. Quattro gli appuntamenti previsti dal progetto, il primo tenutosi oggi, con autori e giocatori esperti che hanno utilizzato il gioco come veicolo per promuovere la crescita personale e il benessere degli ospiti della casa circondariale.
“Che il gioco da tavolo allevi lo stress e favorisca la socialità, la cooperazione e la comunicazione – ha spiegato il direttore operativo di Giochi Uniti Stefano De Carolis – è un fatto noto; così come è noto che il gioco da tavolo sia per sua natura inclusivo, democratico e orizzontale. Crediamo fortemente che tali insite caratteristiche ben si prestino a integrare le attività volte al reinserimento dei detenuti”. “Il gioco da tavolo è un gioco strutturato, retto da regole – aggiunge Gabriele Mari, formatore, educatore ludico e game designer – e giocare in gruppo significa accettare di sottostare a queste regole tutti insieme. Il gioco diventa quindi una metafora di legalità, di rispetto per gli altri e per le norme che ci legano alla comunità, un vero e proprio percorso di rieducazione alla socialità”.
Molto soddisfatto Marco Puglia, coordinatore dell’ufficio di sorveglianza del carcere di Santa Maria Capua Vetere, che ha ringraziato profondamente Giochi Uniti per la volontà “di partecipare ad una nuova e dinamica di ipotesi trattamentale”.
Santa Maria Capua Vetere, giochi da tavolo e ludoteca in carcere
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