La giunta della Municipalità 2 chiede al Comune di Napoli la riapertura della Ztl Tarsia-Pignasecca-Dante. Lo fa con una delibera, approvata all’unanimità il 19 febbraio, da sottoporre al consiglio municipale. L’atto esprime parere favorevole alla riattivazione dei varchi telematici di controllo, per gli accessi di Via Toledo, altezza Via dei Pellegrini in direzione Via Pessina, e di Piazza Dante in direzione Via Toledo. Dispositivi sospesi con delibera di giunta comunale del 30 novembre 2022. “Disattivati temporaneamente – ricorda la municipalità 2 -, e non soppressi in via definitiva”.
All’epoca, il provvedimento fu emesso “in considerazione del periodo pandemico che determinava un forte orientamento dei cittadini verso l’uso del veicolo privato”. Ma pure “della sussistenza di cantieri stradali del centro cittadino, nonché dei lavori alla linea 1 della Metropolitana e della messa in esercizio di nuovi treni”. Secondo la giunta del presidente Roberto Marino, sarebbe tutto superato. “Appaiono non essere più attuali – scrive – o comunque fortemente ridimensionate” le “motivazioni e giustificazioni che hanno determinato” lo stop alla Ztl. “Sia perché – afferma la municipalità 2 – gli effetti della pandemia sono definitivamente scomparsi, sia perché i cantieri stradali illo tempore presenti, sono stati chiusi e sia perché i lavori della linea 1 della metropolitana hanno avuto un avanzamento significativo”. Inoltre “i valori dell’inquinamento acustico ed atmosferico registrati negli ultimi due anni, hanno evidenziato un evidente incremento nell’area di sospensione dei varchi telematici”. Il tutto “senza produrre, tra l’altro, un decremento nelle aree circostanti”.
Per la municipalità 2, questo è “segno evidente che il messaggio veicolato si è risolto in un incentivo all’uso del veicolo proprio, piuttosto che un disincentivo”. A spingere per il ritorno della Ztl sarebbe anche il territorio. La municipalità parla di una “rete di ascolto”, avviata con “residenti, associazioni di categoria e comitati territoriali”. Dalle interlocuzioni “è emerso un prevalente orientamento per la riattivazione dei varchi telematici”. Ci sarebbe poi il capitolo finanziario. “Come emerge dalla stessa Delibera della Giunta Comunale n. 472 del 30.11.2022 – riporta la delibera municipale -, la sospensione della ZTL in oggetto, ha generato una minore entrata di bilancio per €130.000,00 annui”. Inoltre c’è l’appello ad una visione “più ampia“. Vale a dire, “le attività di incentivazione verso una città sempre più sostenibile ed ecologica”. La giunta municipale auspica la revisione “in tal senso” del Piano generale del traffico urbano (P.g.t.u), “con una considerazione sempre maggiore delle pedonalizzazioni e delle zone a traffico limitato”. La delibera municipale si rivolge al sindaco Manfredi, affinché ponga “in essere ogni attività necessaria e propedeutica tesa alla riattivazione nei tempi più rapidi possibili”. Quando Palazzo San Giacomo adottò la sospensione della Ztl, la Municipalità si spaccò, nel fornire il parere non vincolante: 15 voti favorevoli e 15 contrari. Stavolta forse non andrà così.
LE REAZIONI DELLE ASSOCIAZIONI
Sulla zona a traffico limitato si dibatte da lungo tempo. E il territorio si divide, fin dall’inizio. Come peraltro risulta dalla spaccatura del consiglio municipale, registrata quasi tre anni fa. A favore del provvedimento c’è il Comitato Ztl Dante, costituito da cittadini e associazioni, tra le quali Fiab Napoli Cicloverdi e Legambiente. “Abbiamo fatto una prima riunione a dicembre 2024 – spiega la portavoce del comitato Teresa Dandolo – per sollecitare la seconda municipalità a due anni di distanza delalla soppressione dei varchi“. In seguito ci sono stati due incontri in prefettura. “C’erano anche i sindacati dei tassisti – afferma Dandolo -, abbiamo ribadito la necessità del ripristino della Ztl. L’assessore Cosenza ha richiesto l’ordinanza della Municipalità per procedere”. Dopo la delibera di giunta municipale, il comitato saluta “con soddisfazione questo primo atto sperando che trovi un riscontro definitivo nella delibera comunale”.
Di tutt’altro altro segno la posizione di Cittadinanza Attiva in difesa di Napoli, avvisata della nuova proposta giorni fa. L’associazione ribadisce contrarietà, come già in passato. In una pec inviata a Manfredi, il presidente Giovanni Natale sottolinea che “la situazione della viabilità generale non è cambiata”. E chiede: “Ha davvero senso impedire il transito in Piazza Dante, costringendo gli automobilisti a una circumnavigazione di ben 4,1 km attraverso Via Foria e Corso Umberto, solo per chiudere 50 metri di strada?”. A detta di Cittadinanza Attiva, “questa misura comporterebbe un drastico aumento del traffico in
aree già congestionate”. E in più, ci sarebbe “un impatto ambientale significativamente maggiore, a causa delle emissioni extra prodotte dai veicoli costretti a questo assurdo percorso alternativo”. Insomma, considerazioni agli antipodi con quelle della giunta municipale.
Ma non è finita. “Tale decisione contrasterebbe – sostiene Natale – con le “Linee guida per la regolamentazione della circolazione stradale e segnaletica nelle zone a traffico limitato” del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le quali stabiliscono che “/a nuova disciplina deve garantire una regolare circolazione nella rete viaria esterna alla Ztl”.
A destare ulteriori dubbi nell’associazione, l’assenza “di un piano del traffico complessivo per la città di Napoli, che andrebbe urgentemente redatto alla luce delle nuove aperture della metropolitana e dei conseguenti cambiamenti nella mobilità dei cittadini”. In generale, si invoca un approccio diverso in materia di Ztl. Ciascuna di esse “non può essere decisa per semplice orientamento ideologico, ma deve basarsi su analisi rigorose, valutando vantaggi e svantaggi per la collettività”. Cittadinanza Attiva invita a valutare caso per caso.
Nel dettaglio, l’associazione boccia “la chiusura di Piazza Dante”, non considerandola “a beneficio dei cittadini, ma piuttosto una sorta di barriera doganale”. Idea opposta invece per un’ipotetica Ztl “attorno al centro direzionale con finalità turistiche e una moral suasion nei confronti di chi vi lavora, incentivandolo all’uso del trasporto pubblico già esistente”. Per la Ztl Tarsia-Pignasecca-Dante, in definitiva, al sindaco si chiede un’analisi improntata alla “massima cautela”. E una decisione presa all’esito di “un ampio confronto con le associazioni dei cittadini e le categorie interessate”.