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“Vogliamo trasmettere ai ragazzi i nostri valori dello sport quale momento di inclusione”. Il presidente di Rugby Factory, Enzo Rapuano, dando avvio al campo Gallucci alla Festa provinciale del rugby ha voluto sottolineare ai circa duecento ragazzi di numerosi istituti scolastici presenti quello che sorregge in realtà il movimento sportivo ed in particolare il gioco della palla ovale.

La giornata è stata promossa dal Comitato regionale della Federazione italiana rugby, in collaborazione con le società Rugby Factory Benevento e Us Rugby Benevento, e con il supporto del Comune di Benevento, nell’ambito del progetto “Enti scolastici in rete per un’attività di gioco sport riconosciuta da Fir”.

La manifestazione ha coinvolto gli istituti comprensivi Torre, Pascoli, Sant’Angelo a Sasso, Settembrini e Ip La Salle nel contesto della sensibilizzazione alla formazione sportiva in particolare per quanto attiene la disciplina del rugby e l’avviamento alla sua pratica. La prima fase del progetto si è svolta nelle classi III, IV e V della scuola primaria e nelle classi I della scuola secondaria di primo grado e ha previsto sensibilizzazione al gioco del rugby, con interventi di 2-3 ore in orario curricolare per ogni classe, sotto la guida tecnica delle società Rugby Factory Benevento e Us Rugby Benevento.

Massimo divertimento nei ragazzi, ma soprattutto in relazione al momento di socializzazione, nel creare uno spirito di gruppo, nel rispetto delle regole e dell’avversario. Infatti, per esempio, gli allievi hanno potuto imparare come il portatore di palla può scappare o schivare, ma non può difendersi attivamente o proteggere la palla in alcun modo. Il rugby dunque quale occasione di incontro ed integrazione: le stesse società organizzatrici hanno voluto dare precisi segnali nel lavoro del mini rugby lanciando la collaborazione con le altre società del territorio sannita e dare supporto alle realtà territoriali. “Inculchiamo ai ragazzi i nostri valori. Noi abbiamo la speranza che qualcuno si possa innamorare della nostra palla ovale e poi possa rimanere nel nostro mondo”.

Crescenzo Vigliotti coordinatore tecnico regionale ha spiegato: “La nostra è un attività formativa e educativa. La federazione ha voluto che i ragazzi si esercitassero con questa disciplina poi se eventualmente il ragazzo si appassionerà passeremo alla disciplina successiva”.