“La gestione dell’emergenza nei Campi Flegrei è ferma in uno stallo politico senza precedenti. Si aspetta una strage nel disinteresse nazionale. Il Governo ha abbandonato la popolazione flegrea, lasciandola in balia di un pericolo crescente senza alcun intervento straordinario per la messa in sicurezza delle abitazioni”.
È questa la denuncia di Rossella Solombrino, segretario nazionale del Movimento Equità Territoriale.
“Se una situazione simile avesse interessato territori dal Lazio in su, la risposta del governo sarebbe stata immediata e incisiva. Invece, nei Campi Flegrei, si procede con lentezza e indifferenza, lasciando cittadini e famiglie nell’incertezza più totale.
“A distanza di sette mesi dalla nomina del commissario straordinario Fulvio Maria Soccodato, incaricato di garantire la riqualificazione sismica dell’area, poco è stato fatto: i fondi stanziati coprono appena 56 interventi sugli edifici pubblici e, su un totale di 180 milioni, solo 20 sono stati effettivamente trasferiti alla Regione. Come sempre – prosegue il segretario del movimento fondato dal giornalista Pino Aprile – quando si tratta di fondi destinati al Sud, vengono annunciati in pompa magna, ma nei fatti non arrivano mai o restano bloccati dal governo centrale.”
La denuncia del MET non si ferma qui. “Il piano di evacuazione proposto dal governo è un’ulteriore umiliazione per il Sud. Piuttosto che prevedere soluzioni nelle regioni limitrofe, punta a deportare la popolazione flegrea fino a Trento, Bolzano e Piemonte, contribuendo ancora una volta all’economia delle regioni del Nord anche in una situazione di emergenza.”
Il Movimento Equità Territoriale chiede trasparenza sulle azioni introdotte finora e interventi concreti e tempestivi per la sicurezza dell’area e conclude “Infine, non condividiamo la minimizzazione del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, che invita i cittadini a ‘convivere con il problema’. Non si può convivere con il presagio di morte. La politica ha il dovere di fornire risposte chiare e immediate”.