La facilità di accesso ai mercati finanziari di tutto il mondo utilizzando semplicemente il proprio dispositivo personale, ha reso il trading online un’attività sempre più comune. Tuttavia il crescente interesse, porta con se anche l’aumento dei rischi dal momento che stiamo assistendo ad una notevole proliferazione di piattaforme non regolamentate che possono rappresentare un reale pericolo per gli investitori.
Fortunatamente, in Italia vi sono numerose piattaforme regolamentate all’interno delle quali è possibile fare trading in sicurezza e trasparenza e, cosa fondamentale, avendo la garanzia che il proprio capitale sia sempre tutelato.
Lo staff di Tradingmania.it, composto da esperti nel settore, ha effettuato un’attenta e scrupolosa ricerca di piattaforme di trading regolamentate e sicure, grazie alle quali è possibile investire su un ampia gamma di asset o strumenti finanziari come azioni, ETF, valute, indici, materie prime, fondi, obbligazioni, futures e criptovalute.
Per essere certi che la piattaforma a cui ci si sta affidando sia regolamentata, è essenziale che questa operi sotto la supervisione di autorità finanziarie competenti. Nel nostro Paese, l’organo di controllo che si occupa di ciò è la CONSOB, la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, il cui compito è quello di accertarsi che i broker stiano rispettando le norme in vigore.
La CONSOB, dunque, si occuperà di tutelare gli investitori e di garantire un ambiente di trading equo. Tra le sue principali responsabilità vi è quella di autorizzare e controllare i broker che lavorano in Italia, intervenendo contro pratiche commerciali scorrette. Nel corso degli anni, la CONSOB ha anche rafforzato la propria presenza online, condividendo con frequenza le liste nere di tutte quelle piattaforme non autorizzate e offrendo agli investitori validi strumenti per verificare la regolarità in modo autonomo. Inoltre, da supporto all’educazione finanziaria allo scopo di agevolare gli investitori nel compiere scelte più consapevoli.
Andrea Ciotti, esperto trader e responsabile dei contenuti di Tradingmania.it, afferma “Scegliere piattaforme di trading regolamentate porta con se numerosi benefici. Dal momento che sono vincolate ad adottare misure rigorose nella protezione degli investimenti, i fondi verranno tenuti al sicuro in conti nascosti presso istituti finanziari affidabili. In questo modo, nel caso in cui il broker dovesse fallire, il denaro degli investitori sarà escluso dal debito dell’azienda”.
Un altro vantaggio è legato alla trasparenza dei costi. Molto spesso, infatti, le piattaforme non regolamentate impongono commissioni impreviste, celando alcune spese. I broker regolamentati, invece, sono tenuti ad informare i propri clienti in modo chiaro e trasparente. Inoltre, in caso di insolvenza del broker, il Fondo di Garanzia degli Investitori ha il potere di proteggere il cliente fino a un determinato importo, grazie a degli schemi di compensazione a cui le piattaforme regolamentate aderiscono.
Nel caso in cui un investitore dovesse riscontrare problemi, potrà facilmente entrare in contatto con le autorità di regolamentazione ed ottenere il giusto supporto. Infine, sempre le autorità di regolamentazione hanno il dovere di effettuare controlli periodici alle attività dei broker autorizzati. In questo modo vengono escluse possibili pratiche scorrette, prevenendo truffe e individuando velocemente un qualunque tipo di attività sleale.
Diversamente, piattaforme non regolamentate possono rappresentare una minaccia concreta, specie se utilizzate da investitori alle prime armi. Tra le principali minacce vi sono le frodi finanziarie poiché questo genere di piattaforma non rispetta l’obbligo di segregazione dei fondi, che potrebbero venire usati impropriamente o addirittura sottratti. Bisogna tenere a mente che la maggior parte delle piattaforme non autorizzate opera con l’unico scopo di truffare gli investitori.
Ovviamente questo genere di piattaforme non si sviluppa all’interno di un contesto giuridico chiaro. Questo significa che in caso di controversie, non si avrà la possibilità di riottenere l’investimento, soprattutto perché il più delle volte questi broker hanno sede in Paesi in cui non vi è l’obbligo di sottostare a regole stringenti.
Un altro rischio è quello legato alla violazione della privacy, dal momento che non vengono garantiti standard adeguati di protezione dei dati personali, che possono condurre a furto d’identità o frodi informatiche. Per finire, le piattaforme non regolamentate tendono a manipolare i prezzi dell’asset allo scopo di favorire le proprie posizioni, a discapito degli investitori. Talvolta, potrebbero anche impedire i prelievi o modificare le condizioni di trading senza fornire alcun tipo di preavviso.
Per essere certi di utilizzare una piattaforma di trading regolamentata, è necessario seguire alcuni controlli. Per prima cosa è importante che abbiano una licenza. Per verificare ciò, basta consultare il portale online della CONSOB e accertarsi che il nome della piattaforma appaia all’interno dell’elenco del sito dell’autorità finanziaria. Stessa verifica si può anche effettuare ricercando il numero di registrazione unico, che ogni broker autorizzato possiede.
Si consiglia anche di prendere in esame la piattaforma di trading stessa, che dovrebbe avere l’interesse di mostrare in modo trasparenza tutte quelle informazioni relative alla propria licenza, ai regolamenti e alle autorità di controllo.
Nel caso in cui il broker faccia riferimenti solo a guadagni vertiginosi, senza mettere al corrente il proprio utente dei rischi, potrebbe essere un primo campanello d’allarme che dovrebbe indurre a documentarsi di più sull’affidabilità della piattaforma. Anche dare uno sguardo alle recensioni dei clienti potrebbe essere utile, fermo restando che non si tratta di un fattore capace di offrire una garanzia assoluta.
In ultimo, la piattaforma dovrebbe rispettare il regolamento MiFID II (Markets in Financial Instruments Directive), che garantisce un maggiore livello di sicurezza per gli investitori.