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di Paolo Del Genio

Non è il momento della depressione e non è nemmeno il momento giusto per sottovalutare la situazione. Il Napoli non è crollato, ma il Napoli ha delle difficoltà oggettive. Difficoltà che potevano essere previste? Forse si. Probabilmente si. Qualcuno direbbe, sicuramente si. Si perché bisogna conoscere lo storico dei calciatori. Che quelli presenti nell’ organico a disposizione Conte stessero over-performando era chiaro. Poi si spera che tutto fili liscio, ma in una stagione lunga e stressante fisicamente e mentalmente difficile farla franca a lungo. Ormai però è inutile parlare di quello che si poteva e doveva fare. Meglio concentrarsi su quello che si può provare a fare. Da subito, con la Lazio, senza Olivera, Spinazzola e Neres.

Dico subito la mia: sono contrario al cambio modulo. Il sistema di gioco conta quel che conta, ma toccare il 4-3-3 porta ad uno sviluppo impossibile da avere con un 3-5-2 ad esempio. Gli inserimenti di McTominay ed Anguissa verrebbero in parte ostruiti da una punta vicino a Lukaku. Quindi non cambiare nulla nei movimenti e sperare che le differenze di caratteristiche non incidano troppo. Per essere chiaro credo che Conte deve scegliere tra Ngonge e Raspadori senza nessuna soluzione fantasiosa che potrebbe complicare ulteriormente le cose. Poi il mister ha tutto per decidere diversamente ed avere pure ragione, ovviamente.