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Ha condiviso con sincerità il suo percorso musicale, i sacrifici affrontati in questi anni e il messaggio che desidera trasmettere attraverso il suo brano in gara. Rocco Hunt, in occasione della conferenza stampa prima della seconda serata della 75esima edizione del Festival di Sanremo, con un atteggiamento umile e disponibile, ha parlato del suo legame con la musica e del brano in gara ‘Mille vote ancora‘: “E’ un messaggio per tutti i giovani da un ragazzo che viene dalla periferia e che a seguito di alcune scelte, ha raggiunto il successo. I giovani artisti che hanno la possibilità di rivolgersi ai ragazzi devono in un certo senso provare a fare ciò che le istituzioni e le scuole ormai non riescono più a fare, ed altrettanto le famiglie. Quando ho visto che miei fan, ragazzi che sono cresciuti con le mie canzoni, hanno perso la vita a causa di screzi dovuti a futili motivi, mi sono reso veramente conto che si è perso un po’ il vero senso del valore della vita”.

Il videoclip del brano in gara “rappresenta la mia vita perchè parte da Salerno, poi c’è una continua apertura di porte che mi portano a Napoli nel Rione Forcella, ho iniziato a far musica negli studi con alcuni amici rapper, e poi c’è Milano cioè la città che mi ha aiutato a realizzarmi – dice -. Ho una famiglia che mi ha sempre supportato, mio padre ha continuato a fare il suo lavoro: ogni mattina prende la sua scopa e va a fare lo spazzino. Quando io gli chiedo “ma chi te lo fa fare?” mi risponde che lo fa per me e per i miei fratelli, per darci l’esempio: è questa la nostra forza”. 

E a tal proposito, con commozione, ha confessato: “Per fortuna ieri non ho visto dove erano seduti i miei genitori in Teatro, altrimenti avrei pianto”. 

Rocco Hunt ha inoltre ricevuto il supporto di Geolier, con il quale condivide radici umili, e ha espresso gratitudine per il messaggio di incoraggiamento ricevuto. Infine ha parlato della scelta di esibirsi con Clementino, durante la serata delle cover, rendendo omaggio a Pino Daniele: “Clementino è stato il primo rapper affermato a collaborare con me nel 2011. Lui da Napoli venne a Salerno e decise di scommettere su di me che ero uno sconosciuto. È stato il primo a credere in me. E quindi io oggi lo porto sul palco dell’Ariston con me perchè, è fondamentale essere riconoscenti”. 

Venerdì 14 febbraio Rocco Hunt e Clementino canteranno insieme “Yes, I Know My Way”: “Abbiamo scelto questo brano perché Pino ci invitò ad un suo ultimo concerto al Palapartenope. E quindi l’ultima volta che ha cantato questa canzone l’ha fatto con noi, ‘i due mascalzoni, i miei due figliocci rap’ così ci presentò. E quindi alla fine non abbiamo paura di sbagliare perchè in ogni caso son sicuro che gli strapperemmo un sorriso.
Ad un mio primissimo concerto a Napoli mi disse: “Guaglio’, non cantare ‘Quanno chiove’, è un brano molto esigente… e io, testardo quale sono, lo cantai e sbagliai. Lui poi mi chiamò per rimproverarmi” scherza.