Si è chiuso con un verdetto di assoluzione il processo a carico di M.G., 52 anni, di Cervinara, accusata di accesso abusivo ai sistemi informatici di Poste Italiane e truffa aggravata. Il Tribunale di Benevento, nella persona del giudice Palmieri, ha riconosciuto l’innocenza dell’imputata, accogliendo la linea difensiva dell’avvocato Giovanna Coppola e pronunciando sentenza di assoluzione “per non aver commesso il fatto”.
L’accusa aveva delineato un sofisticato schema di frode. Secondo la ricostruzione, la donna si sarebbe introdotta nei sistemi informatici di Poste Italiane per ottenere i codici dei conti correnti di alcuni clienti. La fase successiva del raggiro prevedeva l’invio di un SMS trappola alla vittima, con il quale, simulando una comunicazione ufficiale delle Poste, la si invitava a fornire le proprie credenziali per risolvere un presunto problema amministrativo. A seguito di ciò, la persona offesa sarebbe stata contattata telefonicamente da qualcuno che si spacciava per operatore postale, inducendola a rivelare i dati sensibili necessari per accedere all’home banking. L’operazione si sarebbe conclusa con un bonifico illecito di 13.000 euro.
Nel corso dell’istruttoria dibattimentale, la difesa è riuscita a smontare il castello accusatorio, dimostrando che non vi erano prove sufficienti a collegare la donna ai fatti contestati. Il giudice, ritenendo che l’imputata non fosse coinvolta nella truffa, ha così emesso una sentenza di assoluzione piena.