COMe ON! – Comunità in movimento – è un progetto selezionato da Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, e promosso dalla Cooperativa Sociale “SocialLab76” (soggetto responsabile) in partenariato con 18 partner coivolti.
Il progetto è stato presentato questa mattina alle Terme di Telese nella Locomotiva storica e Carrozza Centoporte del Treno Speciale dei Bagnanti. Incontro partito con i saluti istituzionali del sindaco Caporaso e dell’assessore Di Mezza che ha ringraziato “Social LAb per il lavoro importante che svolge sul territorio e non solo con questo progetto. E’ evidente che oggi viviamo una condizione nella quale serve l’impegno di tutti, un’azione corale dove tutti siamo chiamati ad essere attori educanti. Allora il mio appello a seguire questo percorso, a coltivarlo, è rivolto a chiunque non voglia più girarsi dall’altra parte”.
Ad aprire il tavolo è stato Giuseppe Gallo, per la Cooperativa Sociale Social Lab76: “Questo progetto, selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, nasce l’obiettivo di favorire la costruzione ed il potenziamento di una rete di relazioni e collaborazioni tra i diversi attori, operanti in particolare nelle comunità dei Comuni coinvolti dal progetto, che possono potenzialmente svolgere funzioni educative, contribuendo di fatto al percorso di crescita delle nuove generazioni. Completate le prime due fasi previste dal nostro progetto con questo incontro diamo il via quella conclusiva che ci vede impegnati nella costruzione della nostra comunità. Lo faremo con strumenti come il Manifesto della “Comunità Educante”, un Festival dell’Educazione locale, un Patto Educativo di Comunità (Pec) ed un Protocollo sulla gestione dei beni comuni. Ed ancora l’attivazione di uno sportello di comunità e la proposta di nuove azioni di cura coinvolgendo i comuni partner chiedendo loro di nominare un Consigliere Delegato alla Comunità Educante. Il messaggio che vorrei passasse oggi però è anche quello che, se continuiamo a delegare il processo formativo ai solo attori formali rischiamo di perderci un pezzo davvero importante degli attori che operano sui territori e che ogni giorno si interfacciano con le nuove generazioni”.
Poi è stata la volta degli interventi di Maria Fanzo per Cooperativa Sociale Nuovi Incontri, di Pino Mauriello per I.R. Fo.M., di Maria Carmela Cicchiello per ONDiF Benevento – Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia e infine di Carlo Mazzone, Educatore, Global Teacher Prize Ambassador e presidente Sannio Valley. Presente anche l’assessore Elvia Marcuccio, che ha rappresentato il comune di Castel Campagnano, unico non sannita tra quelli coinvolti nel progetto.
Otto i Comuni coinvolti: Amorosi (BN), Castel Campagnano (CE), Castelvenere (BN), Cusano Mutri (BN), Pietraroja (BN), Puglianello (BN), San Lorenzo Maggiore (BN) e Telese Terme (BN).
Sei gli Istituti Scolastici: Baby Club di Telese Terme (BN), Ente Religioso Collegio “Luigi Sodo” di Cerreto Sannita (BN), IC Giovanni Bosco di San Salvatore Telesino (BN), IIS Carafa-Giustiniani di Cerreto Sannita (BN), IIS Faicchio (BN) e l’Istituto d’Istruzione Superiore “Telesi@” di Telese Terme (BN).
Quattro gli Enti del Terzo Settore: Cooperativa Sociale “Social Lab76” (soggetto responsabile), Cooperativa Sociale “Nuovi Incontri”, I.R.Fo.M., Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia – Avvocati di Famiglia Sezione Territoriale di Benevento APS.
OBIETTIVI SPECIFICI
1. Individuare e responsabilizzare i soggetti che già possono potenzialmente svolgere diverse funzioni educative;
2. Creare ulteriori spazi di intervento per ampliare la rete e consolidare la collaborazione tra i soggetti che la animano.
Il progetto, della durata di due anni, interessa il territorio della Valle Telesina con ben 10 Comuni della Provincia di Benevento e 1 Comune della Provincia di Caserta.
Attraverso 8 attività operative strutturate in 3 fasi temporali, il progetto punta alla costruzione di una Rete di Comunità educativa che partecipi attivamente ed in modo concreto al percorso di crescita delle nuove generazioni. L’idea progettuale promuove un processo formativo ed educativo imperniato sulla responsabilità condivisa della comunità, in quanto elemento che riguarda necessariamente tutti. In tale prospettiva, la strategia complessiva prevede un’attenzione particolare ai soggetti solitamente considerati più fragili, rendendoli protagonisti stessi della comunità e non solo destinatari del progetto.
Tra le attività previste del progetto
FASE 1 “Identificare”: l’osservatorio di comunità (piano di ricerca-azione sullo sviluppo possibile delle condizioni di crescita della popolazione minorile);
FASE 2 “Riconoscere”: la campagna di reclutamento degli attori educanti (confronto sui dati emersi dalla ricerca sociale ed il coinvolgimento degli attori della Comunità), la formazione degli operatori formali ed informali (incontri formativi, rilascio Carta d’Identità “Attore Educante”, nomina “Consigliere Delegato alla Comunità Educante” all’interno delle Giunte comunali);
FASE 3 “Costruire”: gli accordi di rete (Manifesto “Comunità Educante”, Festival dell’Educazione locale, PEC – Patto Educativo di Comunità, Protocollo sulla gestione dei beni comuni), il gemellaggio con altre realtà, il welfare community management (sportello di comunità, proposte ed azioni di cura) e la co-progettazione (tavoli di progettazione, Carta dei servizi e delle attività).