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Nel bel mezzo di un lunedì uggioso, una gran luce col suono delle campane hanno richiamato l’attenzione di tanti cittadini che, presi da molteplici impegni, non hanno mancato di ammirarla: quella luce, è stata rappresentata da un grande Santo, Compatrono di Avellino, San Biagio Vescovo Martire.

In questa solennità del 3 febbraio, si è rimanifestato il grande atto di fede e di amore di questa comunità verso San Biagio: dalle prime ore del mattino fino a sera, nella Chiesa dell’Arciconfraternita dell’Immacolata si è potuto constatare un crescente numero di fedeli accorso al cospetto del Santo Compatrono e, una delle cose più gratificanti, è stata rappresentata dalla presenza di molti giovani, giunti per dare un saluto al Santo e che hanno partecipato attivamente alle celebrazioni, non una cosa da poco e che desideriamo si manifestasse sempre più.
 
La presente festività del Santo è molto sentita dagli avellinesi e, in generale, da tutti i cristiani, poiché San Biagio è il protettore della gola: nel corso dei secoli ad oggi, tante sono state le avvenute guarigioni da malattie, numerose sono state quelle miracolose, ed è anche questo il motivo per il quale i fedeli invocano molto questo Santo taumaturgo.

Le lunghe file per ottenere la benedizione con l’Olio di San Biagio e per ricevere il Pane con l’Olio benedetti, hanno dato ulteriore valore a questo giorno di fede in cui, verso sera, è stato esposto al culto dei fedeli anche l’antico busto argenteo e la reliquia del Santo, custodite durante l’anno all’interno della Sacrestia della nostra Chiesa e che potranno essere ammirate anche nei prossimi giorni.
Siamo grati al Signore per questa festività colma di fede e di significati: che San Biagio possa benedire e proteggere tutti