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Si è concluso il processo a carico di Valerio Pagnozzi, accusato di tentato omicidio ai danni di un 33enne e di lesioni personali nei confronti di una 30enne. Il giovane, di 21 anni, nato Recanati e residente a Benevento, è stato riconosciuto colpevole e condannato a 3 anni, 3 mesi e 10 giorni di reclusione.

L’episodio risale all’11 febbraio 2024, quando, Pagnozzi accoltellò il ragazzo con un coltello a serramanico. Due fendenti, uno alla spalla e l’altro all’addome, che rischiarono di uccidere la vittima. Solo per pochi centimetri il fendente all’addome non risultò fatale. Nel tentativo di sedare l’aggressione, la 30enne rimase ferita a una mano. Arrestato subito dopo il fatto, Pagnozzi era stato posto ai domiciliari, mentre la Procura, guidata dal PM Giulio Barbato, portava avanti l’inchiesta.

Il processo, davanti al GUP Pietro Vinetti, ha confermato le accuse e ieri è arrivata la sentenza: condanna per tentato omicidio e risarcimento danni alle parti civili, rappresentate dagli avvocati Antonio Leone e Pierluigi Pugliese.