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La strage di Capaci non appartiene solo a Tina Montinaro o a Palermo, ma all’Italia intera”. 
Cittadini e soprattutto studenti sono stati coinvolti questa mattina in una manifestazione di altissimo valore civile e politico (nel senso migliore del termine): il ricordo dei Martiri della Mafia, Caduti nella Strage di Capaci alle porte di Palermo per una concreta testimonianza di lotta al crimine, organizzato nel segno della legalità e solidarietà. Ed è stato formidabile l’impatto emotivo che ha travolto quanti stamattina erano davanti al Palazzo della Prefettura di Benevento ove era stata installata la teca contenete i resti della “Quarto Savona Quindici”, ovvero l’auto di servizio Fiat Croma in sigla ufficiale di sicurezza che in quel maledetto pomeriggio del maggio 1992 a Capaci fu distrutta da alcuni quintali di tritolo piazzati in un tunnel al di sotto dell’autostrada dagli uomini di Riina e degli altri boss della mafia. Nella Quarto Savona Quindici si trovavano il super-magistrato antimafia Giovanni Falcone, la moglie e magistrato anch’ella, Francesca Morvillo. Con loro perirono anche gli uomini della scorta Antonio Montinaro, assistente della polizia e caposcorta, e gli agenti Rocco Dicillo e Vito Schifani. La Quarto Savona Quindici fu scagliata a centinaia di metri di distanza: morirono tutti e cinque sul colpo.

Il ricordo di quell’atroce pomeriggio di sangue, una pagina nerissima per lo Stato democratico, attaccato nel modo più bestiale dal contropotere mafioso, che peraltro pochi giorni dopo avrebbe replicato quel fatto di sangue con la strage di Palermo in cui morì l’atro Magistrato antimafia Paolo Borsellino e la sua scorta, ha come riempito l’aria al Corso Garibaldi. Quella macchina sventrata in modo assurdo ha provocato grande orrore in tutti i presenti. Quella di oggi è stata la tappa sannita dell’iniziativa itinerante “dal Sangue Versato al Sangue Donato” per ricordare le vittime della strage di Capaci a venticinque anni dall’attentato per custodire la memoria nella coscienza e nelle menti di tutti gli italiani delle vittime della mafia, ma anche spingere i cittadini tutti a donare sangue per compensare quello così ingiustamente versato. Infatti una autoemetca, un vero laboratorio attrezzato ed itinerante per la raccolta del sangue, era parcheggiata accanto alla Teca di Quarto Savona Quindici: l’autoemoteca dell‘Aorn San Pio di Benevento è stata concessa in uso alla Frates, Associazione di Volontari Donatori di sangue, con personale medico autorizzato accoglierà i volontari che doneranno il sangue. Il sangue raccolto sarà poi trasferito presso l’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale San Pio guidata dal direttore Generale Maria Morgante. Presente questa mattina anche il presidente nazionale DonatoriNati Claudio Saltari che ha fortemente voluto un protocollo d’intesa con la QS15, affinché memoria e solidarietà fossero valori fondamentali da trasmettere alle future generazioni, nonché Tommaso Delli Paoli, Presidente Donatorinati Campania. Una giornata intensa dunque quella che si è aperta con lo svelamento della Teca e poi proseguita con un incontro con gli studenti delle scuole superiori con Tina Montinaro, Presidente dell’Associazione QS15, e vedova di Antonio Montinaro, il capo-scorta scomparso a Capaci, che tenne un celebre discorso nel Duomo di Palermo ai funerali delle Vittime di Capaci. Presente il Procuratore della Repubblica di Benevento Gianfranco Scarfo’. Presente questa mattina anche un’autoemoteca

La giornata è stata presentata al pubblico dalla Perfetta Raffaela Moscarella che, nel dare il senso della giornata, ha sottolineato: “questo è un momento dal forte valore identitario ed è intramontabile. Dobbiamo creare memoria, al ricordo accompagniamo un impegno di solidarietà. Le scuole fanno un’opera importante che inculcano. Quell’auto ove viaggiava Falcomne, la moglie e la scorta è ormai diventato un simbolo ed è giusto e doveroso rendere omaggio. E’ bella anche l’accostamento del sangue versato dia Martiri a quello che ciascuno di noi può donare per salvare vite”.

Delli Paoli ha detto: “Occorre la cultura del dono, è un gesto di solidarietà. Non ha solo una prerogativa nel ricordare la strage di Capaci ma dire ai giovani che c’è bisogno di sangue per dar speranza a chi ne ha bisogno”. Il presidente ha sottolineato come i giovani siano il grande assente di questo panorama sulla donazione e noi vogliamo veicolare questo messaggio di altruismo:

Il primo cittadino Clemente Mastella ha sottolineato con forza come le donazioni siano alate in tutta Italia e quindi forte appello di responsabilità affinchè si faccia questa opera solidale. Sull’iniziativa di legalità, il primo cittadino ha spiegato:  “Giovanni Falcone è stato un riferimento morale e giuridico per la comunità nazionale. Auspico che il suo esemplare sacrificio lasci una scia nella coscienza popolare. La memoria della strage di Capaci, come è stato giustamente sottolineato anche ieri per il Giorno della Memoria per le Vittime dell’Olocausto, ha enorme importanza pedagogica e civile”. Presente autorità civili e militari al Comunale all’iniziativa in sostegno della legalità. Presenti il questore Giorgio Trabunella, il Comandante dei Carabinieri Enrico Calandro, il Rettore Gerardo Canfora . Presenti il sindaco di Benevento Clemente Mastella e il Presidente della Provincia Nino Lombardi

La giornata è poi proseguita presso il vicino Teatro Comunale Vittorio Emanuele. ” I ragazzi devono capire cosa sia successo a Capaci e fare in modo che queste cose non accadono più” ha sottolineato Tona Montinaro intervenenddo dal palco. Poi ha aggiunto: “E’ cambiato tanto, è cambiata la società società civile ma devono cambiare ancora tante cose ” ha ammesso la vedova dell’ispettore ucciso.