La crisi che ha colpito le aziende agricole e della pesca in Italia richiede una risposta immediata e concreta. Per questo motivo, agricoltori, allevatori, pescatori, artigiani e cittadini si daranno appuntamento martedì 28 gennaio 2025 alle ore 16:00 ad Avellino per una grande mobilitazione unitaria.
“Un paese senza agricoltori, allevatori e pescatori non è libero e non ha futuro”. Un messaggio che sottolinea l’importanza di queste categorie per la sovranità alimentare, la tutela dell’ambiente e l’economia nazionale.
L’incontro inizierà nel piazzale antistante lo stadio Partenio-Lombardi e proseguirà con un corteo attraverso il centro della città, terminando con un presidio in piazza Libertà.
Gli organizzatori hanno lanciato un appello accorato alle istituzioni, chiedendo di dichiarare lo stato di crisi socio-economica per l’agricoltura e la pesca. Tra le misure straordinarie proposte figurano:
1 Moratoria e ristrutturazione della debitoria di sistema: un intervento cruciale per consentire alle aziende di respirare finanziariamente.
2 Bloccare le importazioni selvagge: applicazione delle clausole di salvaguardia per proteggere i settori più vulnerabili dalla concorrenza sleale e dal dumping.
3 Prezzo minimo al campo e trasparenza nei rapporti commerciali: garantire equità nella catena del valore.
4 Risoluzione delle crisi ambientali: azioni decise contro siccità, alluvioni, invasione di fauna selvatica, zoonosi e fitopatologie.
Verso una riforma strutturale
Accanto a queste misure urgenti, il Comitato agricoltori avellinesi MVS invita ad avviare una nuova stagione di riforme per sostenere le piccole e medie imprese, i lavoratori e i cittadini coinvolti nel settore agricolo e ittico.
Difendere l’agricoltura e la pesca non significa solo proteggere due settori produttivi, ma garantire sicurezza alimentare, sostenibilità ambientale e dignità a migliaia di famiglie italiane.
La mobilitazione di Avellino sarà un’occasione per far sentire la voce di chi ogni giorno lavora duramente per sostenere il paese. Partecipare significa contribuire attivamente alla costruzione di un futuro più giusto e sostenibile per tutti.
Non restiamo in silenzio. L’appuntamento è il 28 gennaio: agricoltori, allevatori, pescatori e cittadini insieme per un’Italia che non abbandona chi la nutre.