Un giovane di 19 anni è stato ferito da colpi di armi da fuoco a Mercogliano. Secondo le prime informazioni, il giovane è stato trasportato in ospedale dove uno dei proiettili, che lo ha raggiunto alla schiena, è stato estratto dai sanitari del Pronto Soccorso. I colpi non avrebbero raggiunto organi vitali e la vittima non sarebbe in pericolo di vita. Sull’episodio indagano i carabinieri del comando provinciale del capoluogo irpino che stanno effettuando in queste ore una serie di approfondimenti.
Nel corso della notte sono state sentite alcune persone per arrivare a chi ha premuto il grilletto e ha ferito il 19enne alle spalle. I carabinieri sono all’opera anche per accertare se quanto avvenuto ieri sera nel capoluogo sia avvenuto al culmine di una lite. Ancora non ci sono certezze in merito.
AGGIORNAMENTO. Tutta ancora da chiarire la vicenda che ieri sera ad Avellino si è conclusa con il ferimento di un 19enne di Mercogliano, Luigi Valente, raggiunto da colpi di arma da fuoco.
Il giovane si è recato da solo al pronto soccorso dell’ospedale “Moscati” del capoluogo irpino: i sanitari hanno estratto un proiettile di pistola che lo aveva raggiunto alla schiena senza per fortuna ledere organi vitali. Dopo alcune ore di osservazione, Valente ha firmato le dimissioni ed è tornato a casa.
Durante la notte scorsa, i Carabinieri hanno ascoltato alcuni testimoni per ricostruire quanto accaduto in strada, intorno alle 20.30, a Rione Mazzini, un quartiere popolare di Avellino e nelle prossime ore ascolteranno anche la versione del ferito. Luigi è figlio di Carmine Valente, ritenuto un esponente di spicco del clan Partenio, attualmente detenuto per associazione mafiosa.