Dopo l’1-1 maturato al “Ciro Vigorito” contro il Team Altamura, continua a pensare positivo mister Auteri, certo che la sua squadra ha tutti mezzi per riprendere a correre già dalla prossima trasferta di Potenza. Molti gli errori commessi contro i pugliesi, ma dall’analisi del match del tecnico del Benevento emerge un bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto. Queste le parole di Gaetano Auteri in sala stampa:
PARI AMARO – “Dobbiamo imparare ad essere più spietati. A volte sono anche situazioni individuali. La cosa che non dobbiamo fare è il gol preso. L’errore di Berra ci può stare, ma non eravamo posizionati bene e con poca attenzione. La squadra ha giocato. Poi se vogliamo trovare il pelo nell’uovo, i ragazzi hanno sempre creato tante situazioni. Forse con il 2-1 ora parlavamo in maniera diversa. Siamo vivi e vegeti. Quando non fai risultato perché l’avversario ti fa soffrire, allora puoi pagarlo. Abbiamo raccolto un pareggio misero difficilmente ripetibile dopo una prestazione simile. Sicuramente abbiamo sbagliato delle cose. Bisogna imparare ad essere più attenti e moderare la voglia di andare a cercare gloria più avanti. Ci sono tante gare da giocare”.
MALIZIA – “Non abbiamo più il migliore attacco e la migliore difesa? E’ un discorso effimero. Oggi abbiamo concesso un solo tiro dopo un errore creando tantissime occasioni per vincerla. Resta la delusione e l’amarezza. Il calcio è questo, andiamo avanti. Stiamo bene da un punto di vista fisico. Se avessimo problemi difensivi faremmo qualcosa. Abbiamo tante idee, il campionato non si chiude certo adesso. Chi vuole vincerlo, dovrà legittimarlo in campo. Non serve dire che abbiamo perso due punti. L’essenza della gara dice che abbiamo creato tanto e concretizzato poco, loro invece hanno pareggiato la partita nell’unica vera l’occasione costruita”.
FORMAZIONE – “Talia e Capellini non erano al massimo, ma utilizzabili. Viviani ha fatto una partita sontuosa. Invito tutti ad avere l’atteggiamento della Curva, dei nostri tifosi che ci hanno sostenuto dall’inizio alla fine, perché la squadra lo merita. Il resto dell’ambiente mi sembra abituato un po’ troppo bene, invece c’è il pane quotidiano da portare a casa. Abbiamo bisogno di tutti, l’invito è a seguire lo stesso atteggiamento della Curva”.