Finisce a Strasburgo, davanti al Parlamento Europeo, la fuga del boss A. D.P., non rientrato al carcere di Carinola dopo un permesso premio per le feste di Natale.
D.P., che stava scontando l’ergastolo, è stato arrestato mentre partecipava a una manifestazione di protesta davanti alla sede del Parlamento Europeo dopo una indagine della Squadra Mobile di Caserta e dello Sco di Napoli, grazie a informazioni delle autorità di polizia francese. A Strasburgo dunque è stato eseguito un mandato di arresto europeo emesso in giornata dalla Procura generale della Corte di Appello di Napoli diretta da Aldo Policastro.
D.P., detenuto dal 12 febbraio 1994 in quanto sottoposto alla pena definitiva dell’ergastolo per omicidio aggravato dal metodo mafioso, al termine del permesso premio concesso dal magistrato di sorveglianza di Santa Maria Capua Vetere – con decorrenza dal giorno 26 dicembre scorso e termine alle 18 del seguente 30 dicembre – non aveva fatto ritorno al carcere di Carinola.
D.P. è uno storico esponente del clan Piccolo, noto come “Quaqquaroni”, operante nella zona di Marcianise, dove per circa un ventennio, dal 1986 al 2007, si è assistito ad una guerra tra due opposte fazioni criminali per il predominio sul territorio. Si tratta della guerra tra i Belforte, i “Mazzacane” di estrazione cutoliana, ed il gruppo Piccolo, gli “Quaqquaroni” collegati alla Nuova Famiglia, dai nomi delle famiglie leader attorno alle quali si aggregavano i rispettivi accoliti. La rivalità tra i clan facenti capo alle famiglie Piccolo e Belforte nasce dalla contrapposizione tra la “Nuova Camorra Organizzata” di Raffaele Cutolo e la “Nuova Famiglia”, riconducibile ai tradizionali clan camorristici ed ha causato decine di omicidi di sponenti di entrambe le fazioni in lotta.
Il predominio della Nco inizialmente era stato contrastato proprio da D.P., detto o “pullastriello”. In questo contesto si inserisce anche l’omicidio di Salvatore Ruocchio avvenuto ad Ardea (Roma) il 27 giugno del 1990, fatto per il quale D.P. è stato condannato alla pena dell’ergastolo nel 1993 dalla Corte di Assise di Appello di Roma.