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Io voglio bene a De Luca, ho sempre avuto amicizia e stima. Gli direi di prendere atto ragionevolmente della situazione, ma lo direi anche al resto del Pd che deve prendere atto della forza, della popolarità, dei risultati di De Luca e arrivare a intendersi in qualche modo. Il compromesso è una cosa nobile quando c’è di fonte una battaglia più grande e, fino a che c’è un giorno, bisogna lavorare su questo”. Lo ha detto Pier Luigi Bersani, già segretario nazionale del Pd, da Napoli, rispondendo a una domanda sul rapporto tra De Luca e il Pd sul tema del terzo mandato. E in merito alla possibilità che De Luca possa lasciare il Pd, Bersani ha risposto: “Per me sarebbe un dispiacere anche personale”.
 
“Bisogna svegliare le voci anche del Nord su questo tema e questo se ci sarà il referendum sarò compito nostro. Bisogna che le classi dirigenti del Nord smettano di tacere e si pronuncino su una scelta che può essere distruttiva per il Paese. Non pensi mai la Meloni che si tiene insieme un Paese dopo questa autonomia differenziata”. Così Pier Luigi Bersani, già segretario nazionale del Pd, affrontando il tema dell’autonomia differenziata in occasione della presentazione del libro di Stefano Fassina ‘Perché l’autonomia differenziata fa male anche al Nord’. Bersani ha sottolineato che del testo originario della Legge Calderoli “molto è andato giù con la Corte costituzionale anche se rimane ancora qualcosa” ed ha aggiunto: “Pensare che l’autonomia danneggia il Sud mentre il Nord ci guadagna qualcosa, è un’idea assolutamente infondata e ridicola perché da un Paese arlecchino nessuno ha da guadagnarci”.