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Si è conclusa a Castel Volturno la fuga del 26enne serbo considerato uno dei protagonisti di una serie di furti che hanno scosso il Sannio. L’uomo, arrestato nella notte dai carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone, era sfuggito nel giugno 2024 all’operazione condotta dal Nucleo Investigativo di Benevento, che aveva smantellato un’organizzazione criminale dedita a razzie in bar, tabaccherie e abitazioni.

Il colpo più proficuo messo a segno dalla banda risale al febbraio 2023, quando unabitazione a Campoli del Monte Taburno venne svaligiata. I ladri forzarono una cassaforte, asportando 20mila euro in contanti e gioielli di valore. L’operazione, pianificata con precisione, si inserisce in una lunga serie di furti nel Sannio, dove il sodalizio agiva approfittando della vicinanza a strade di scorrimento veloce, come la Statale Telesina, per garantirsi una rapida fuga. Le indagini dei carabinieri avevano preso avvio nell’ottobre 2022, quando furono segnalati episodi analoghi. A dicembre dello stesso anno, la banda mise a segno due furti nella stessa notte, prendendo di mira i distributori Repsol di Paupisi e Tamoil di Puglianello. In entrambi i casi, i malviventi forzarono serrature e inferriate per accedere ai locali e fuggire con generi di monopolio. Un altro colpo di rilievo avvenne a Limatola nel gennaio 2023, quando i ladri portarono via 500 chili di rame da un’azienda locale, utilizzando un carro attrezzi per trasportare la refurtiva. La banda, ben organizzata, si avvaleva di veicoli modificati per eludere i controlli, targhe alterate e l’appoggio di complici tra concessionari e meccanici, garantendosi mezzi veloci e robusti per le fughe.

Nonostante l’operazione del giugno 2024 avesse portato all’arresto dei membri del sodalizio, il 26enne serbo era riuscito a sfuggire alla cattura, nascondendosi tra Napoli e Castel Volturno. La sua fuga si è conclusa la scorsa notte, quando, durante un controllo sulla Domitiana, è stato fermato dai carabinieri. Il giovane, che ha cercato di dissimulare la sua identità, è stato riconosciuto grazie agli accertamenti in caserma e trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.