“Come tutte le epidemie che generano un’economia dell’emergenza sulla quale possono sguazzare importanti interessi politici, economici e criminali, anche quella della brucellosi in Campania, ed in particolare nel Casertano, è destinata a perdurare. Nessuno si illuda. Tant’è che nella nostra regione la brucellosi e la tubercolosi bufalina vanno e vengono ciclicamente dal ’92, quando c’era Francesco De Lorenzo ministro della Sanità, ad oggi”.
Lo afferma la consigliera regionale campana indipendente Maria Muscarà commentando gli incontri avuti oggi dal commissario nazionale per l’eradicazione delle infezioni bovine e bufaline, prima con alcuni aderenti dalla Coldiretti campana e poi con il movimento degli allevatori che protestano da anni contro le politiche regionali.
“Non sorprende, dunque – sottolinea la consigliera – il fatto che chi ieri era candidato con De Luca oggi, pur dovendo raccontare in tv i fatti, ignori completamente le ragioni di chi ne subisce le fallimentari politiche e non si allinea. Sorprende invece – aggiunge Muscarà – molto di più, il fatto che non si comprenda ancora chiaramente che la vertenza bufalina campana, un affare da centinaia e centinaia di milioni di euro che coinvolge il settore agricolo dei mangimi, quello irriguo, quello ambientale quello zootecnico e della trasformazione e commercializzazione del latte, non si potrà mai risolvere se non si andranno ad individuare e a colpire con forza gli interessi speculativi della politica, dei grandi attori economici e sindacali e della criminalità organizzata”. Serve, in sostanza – conclude Muscarà – un’inchiesta giudiziaria rigorosa, senza sconti per nessuno”.