Una mattinata di studi al Palazzo Arcivescovile di Benevento sul valore delle cure palliative.
Un incontro voluto da un medico particolarmente impegnato su questi temi, Raffaele Arigliani, e promosso dagli ordini dei medici e degli avvocati per discutere del delicato tema delle malattie terminali e dell’approccio delle strutture e degli operatori sanitari rispetto a queste situazioni. L’ obiettivo della giornata di studi, che significativamente ha visto il coinvolgimento anche della Chiesa, è quello di fare il punto sulle cure palliative nel Sannio prendendo, ognuno per la propria parte, impegni “seri” per il futuro. Questo tipi di cura è finalizzato a dare dignità alla persona, fino all’ultimo respiro. Le cure e sono un diritto prioritario di ciascun cittadino, sancito dalle leggi 38/2010; 219/2017: oggi tuttavia questo diritto è solo in minima parte attuato nella nostra città e provincia.
Dopo il saluto dell’Arcivescovo di Benevento mons. Felice Accrocca è intervenuto il presidente dell’Ordine dei Medici Luca Milano: “E’ un tema di grande rispetto. L’invecchiamento della popolazione e l’allungamento della vita medi, sono elementi che determinano una riflessione soprattutto sui malati oncologici. Le cure palliative sono un essenza per questa patologia. Sono stati fatti grossi passi in avanti a livello nazionale”.
Il presidente dell’Ordine ha quindi sottolineato come nel capoluogo beneventano il problema è legato alla carenza di personale : “Per affrontare al meglio questa tematica è necessario rafforzare la medicina territoriale. La vicinanza al paziente fa parte della cura stessa. Aiutiamo chi ha bisogno, alleviare la sofferenza fisica e psichica è la nostra prima missione”
Presente questa mattina anche Marco de Fazio Direttore Sanitario ASL Benevento che ha sottolineato: “La struttura sanitaria abbia puntato sulla realizzazione dell’Hospice di Cerreto Sannita che consente di prestare le necessarie cure di fine vita ai pazienti oncologici in fase terminale che non possono riceverle a casa”.
Presente questa mattina il consigliere regionale e medico egli stesso, Gino Abbate ha discusso su un disegno di legge che a breve approderà in Aula a Palazzo santa Lucia per il fine vita medicalmente assistita: “E’ un fatto tecnico ma con i consiglieri regionali Massimiliano Manfredi e Maria Muscarà abbiamo proposto questa legge. E’ una battaglia che stiamo portando avanti da un anno”. Su un tema tanto divisivo, secondo il consigliere è necessario che tutte le opinioni e orientamenti culturali e religiosi siano rispettati e tutelati.
Abbate ha spiegato: “E’ vero che credenti cristiani sono contrari a questo provvedimento, ma non possiamo dimenticare però o trascurare quei cittadini che ritengono necessario a consentire una libera scelta al momento del fine vita. Il compito delle politica è dare rispsposta a chi non la pensa come i cattolici”.
Stefania Pavone presidente dell’Ordne degli Avvocati ha detto: “E’ un argomento molto delicato che fatica ad emergere. Bisogna pensare al diritto dei aqpzienti e tutti quegli attori che a avario titolo intervengono nel percorso di sofferenza. E’ importante la tutela del malato e avere un fine vita dignitoso”