“Non si vive più”. Questo è il grido di alcuni residenti della contrada Piana di San Lorenzo Maggiore che non ce la fanno proprio più, nel vero senso della parola, per i danni e non solo che stanno perpetrando al territorio, alle abitazioni e anche a qualche cittadino i lavori dell’Alta Capacità Napoli-Bari.
“E’ assurdo che la mattina dalle ore 5 abbiamo file di camion fermi sulla provinciale per Telese che poi devono fare ingresso in uno dei cantieri dell’Alta Velocità. Stanno distruggendo un paesaggio, un territorio senza tenere alcun conto della sicurezza di chi ci vive. Siamo davvero esausti. Il nostro – afferma un altro residente – è un territorio fragilissimo, ricco anche di patrimoni artistici, e deve essere preservato e difeso da queste vere e proprie aggressioni. Le criticità ambientali sono poi sotto gli occhi di tutti: molte derivano dai cambiamenti climatici, altre da scelte di miopia politica e siamo qua anche per fare un’analisi critica di quel che sta succedendo come il ‘tombamento’ dei torrenti, sbancamenti ed escavazioni con disboscamenti selvaggi senza alcun criterio di sostenibilità ambientale. La ‘grande opera’ Napoli-Bari sta portando dei ‘grandi disagi’ alla popolazione”. E’ da evidenziare poi che qualche residente, a proprie spese, ha dato mandato anche ai propri legali poiché l’acqua proveniente dalla strada esterna (l’arteria provinciale che ospita centina di mezzi pesanti al giorno) sta causando danni alle mura, ai pavimenti e ai mobili delle abitazioni. “Sentivamo, e sentiamo ancora, parlare delle opportunità per il territorio, del progresso e delle tante occasioni di ritorno economico di questi super lavori – ironizza un agricoltore – ma ad oggi non vediamo niente! Non vediamo più neanche quella tranquillità tanto invidiata da chi vive nelle grandi città. Vediamo però polveri, tantissima polvere e un ambiente disastrato. Ora davvero basta. Siamo pronti anche ad organizzare manifestazioni clamorose. Non ci fermiamo qua”. Intanto per questa situazione emergenziale ci sono stati già interventi dei Vigili del Fuoco, dei tecnici della provincia di Benevento…. Ma ad oggi…tutto irrisolto.