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La sperimentazione del Taser accende lo scontro nel consiglio comunale di Napoli. E sull’utilizzo dell’arma per la polizia municipale, si apre una crepa nella maggioranza del sindaco Manfredi. Potrebbero esserci almeno 5 contrari, al momento di votare il regolamento in aula. Sono quelli del gruppo Napoli Solidale Europa Verde Difendi la Città, l’ala sinistra del composito schieramento dell’ex rettore. A chiarirlo è il consigliere Rosario Andreozzi, al termine di un’infiammata seduta in commissione Legalità. “Sono profondamente contrario – spiega l’esponente di Napoli Solidale – all’idea che questo dispositivo controverso e con ampi tratti di pericolosità possa essere utilizzato nelle nostre strade”.

Il Taser X2 in dotazione alla polizia locale di Napoli

A presentare il regolamento per l’uso del Taser, la pistola ad impulsi elettrici, c’erano l’assessore Antonio De Iesu e il comandante dei caschi bianchi, Ciro Esposito. Ma il tema ha innescato una protesta ad ampio raggio. “Siamo di fronte ad una deriva securitaria e irrazionale” insorge Andreozzi. Il consigliere cita gli ultimi provvedimenti in materia di ordine pubblico: zone rosse, decreti sicurezza. “Ed una criminalizzazione costante del dissenso” sottolinea Andreozzi. Alle misure sfornate dal governo, si aggiunge ora il taser di Palazzo San Giacomo.

Rosario Andreozzi

Preannuncio – aggiunge Andreozzi – che porterò in aula il dissenso mio, del mio partito e di tutte le istanze che rappresento affinché questa amministrazione e i componenti dei partiti di maggioranza si ricordino che abbiamo molto più bisogno di concentrarci e lavorare sulle necessità degli ultimi e degli esclusi, piuttosto che pensare a come fulminarli”. La sperimentazione dell’arma, un immobilizzatore elettrico, durerà 6 mesi. Le linee guida sono state elaborate dal Comune e dall’Asl Napoli 1, ed escludono il Taser nell’escuzione dei provvedimenti di Tso (Trattamento Sanitario Obbligatorio).