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“La sintesi di una conferenza stampa delirante: “Me ne fotto!” – così in una nota il segretario regionale di Sinistra Italiana Campania, Tonino Scala. 

“Un’espressione che ha ripetuto più volte, accusando altri di fare “politica politicante”. In realtà, è proprio questa l’arte in cui eccelle da troppi anni: un maestro indiscusso di una politica che calpesta principi e valori per servire esclusivamente la propria ambizione. Il vero messaggio, mai dichiarato apertamente ma chiarissimo, è questo: me ne fotto.
 
Me ne fotto della Costituzione, del mio partito, del centro-sinistra, della Regione, dei cittadini. Per giustificare questa condotta, si rifugia nella “sindrome di Calimero”, dipingendosi come vittima di un complotto universale: “Sono tutti contro di me”. Ma la realtà è diversa. Da un lato si atteggia a pugile bastonato, dall’altro si comporta come un monarca incapace di accettare che lo scettro del comando possa passare nelle mani di qualcun altro.
 
Come Sinistra Italiana, non abbiamo mai avuto dubbi: quest’uomo è un nostro avversario politico da sempre. Ma è giunto il momento che anche il suo partito comprenda la situazione. Dopo questa surreale conferenza stampa, in cui è riuscito persino a tirare in ballo i santi e citare Papa Giovanni, il centro sinistra dovrebbe finalmente prendere atto del danno che rappresenta.
 
Subito un tavolo del centrosinistra! È urgente costruire una coalizione credibile, con un programma serio e un candidato che possa rappresentare le esigenze di tutte le forze progressiste. In Campania, noi di Sinistra Italiana, così come altre forze come il Movimento 5 Stelle, non facciamo parte dell’attuale governo regionale. E proprio per questo dobbiamo iniziare un confronto che parta dai disastri evidenti: la sanità al collasso, la gestione scellerata del territorio, e il fallimento dei trasporti. Su queste basi, possiamo costruire un progetto comune per il cambiamento. Al “me ne fotto”, che ricorda tanto il “me ne frego” del fascismo, dobbiamo opporre una risposta chiara e netta: mi impegno. Mi impegno a cambiare questa regione, a costruire un’alternativa credibile e a porre fine a una stagione politica in cui l’unico interesse è stato il potere personale di un uomo che ha distrutto il tessuto sociale, economico e istituzionale della Campania”.