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Tutto come previsto: i gruppi di maggioranza direttamente collegati all’ex sindaco Gianluca Festa disertano la seduta di Consiglio comunale, al netto dei colleghi del gruppo del sindaco Laura Nargi, acuendo una crepa politica dai risvolti ancora imprevedibili.

L’Assise si insedia comunque grazie all’opposizione, Patto Civico compreso, che garantisce il numero legale prima per  tentare di chiamare la Nargi  alla responsabilità ed indurla a riflettere e relazionare su quanto sta accadendo, poi per consentire ai pochi superstiti della maggioranza di approvare la revisione delle società partecipate.

Senza il via libera dell’Aula entro la fine dell’anno, infatti, il Comune sarebbe incorso in una multa salatissima, si parla di 500mila euro, oltre che mettere seriamente a rischio la tenuta di società come Azienda città Servizi e Alto Calore, principali partecipate dell’Ente comunale.

Per liquidare la pratica bastano i voti dei sei consiglieri di “Siamo Avellino”, Alberto Bilotta, Luigi Mattiello, Fabio Liberale, Olimpia Rusolo, Giulia Zaolino, Gerardo Rocchetta, a cui si sono aggiunti, oltre ai voti del Sindaco stesso e del Presidente del Consiglio comunale Ugo Maggio, anche dei consiglieri del Patto Civico, Geppino Giacobbe, Sergio Trezza, Gerardo Melillo tranne che il capogruppo Rino Genovese, in più interventi molto critico verso il Sindaco.

Diverso discorso per gli altri punti all’ordine del giorno, su tutte una variazione al bilancio per i fondi necessari per le luminarie natalizie, con il numero legale che viene fatto cadere dal gruppo dem.

Al netto di quello che l’opposizione ha definito “gesto di responsabilità verso la città e non stampella”, si susseguono comunque interventi molto duri da un punto di vista squisitamente politico.

L’ex candidato sindaco Tonino Gengaro, ad esempio, auspicava dal Sindaco “un senso di responsabilità e rispetto con le dimissioni rispetto a quanto sta accadendo, almeno per capire nei successivi venti giorni se ha ancora i margini, i numeri e le idee per governare”.

Enza Ambrosone inviata la Nargi a spiegare all’Aula quanto accade, dentro e fuori dal Comune, ma alla fine il Sindaco preferisce non proferire parola.