Il connubio tra sport e tecnologia è ormai parte integrante di molte discipline, da quelle motoristiche, dove si sperimentano materiali innovativi e soluzioni aerodinamiche, a quelle come l’atletica e il nuoto, dove l’abbigliamento e l’attrezzatura giocano un ruolo fondamentale. Oppure sport dove si studiano particolari capi di abbigliamento: le scarpe degli sportivi impegnati nell’atletica, per esempio, o i costumi con attrito ridotto al minimo dei nuotatori.
Ma la tecnologia è protagonista di ogni frangente del nostro quotidiano, e anche negli sport non si fa eccezione. Oltre agli esempi già citati, ben noti agli appassionati, si possono citare tanti altri casi nei quali sport e tecnologia collaborano, ricorrendo a tantissime soluzioni per ottenere vantaggi in tutti i campi.
Una delle tecnologie di applicazione più diffusa è l’Internet of Things, o IOT nel suo acronimo inglese. Si tratta di un concetto di larga diffusione anche nelle nostre abitazioni: la domotica è basata sull’IOT, e il fatto che un’app sullo smartphone possa regolare la temperatura di condizionatori connessi alla stessa rete ne è un ottimo esempio. In ambito sportivo, l’IOT trova applicazione grazie a numerosi dispositivi indossabili dagli atleti. Braccialetti in grado di rilevare pressione, temperatura e battito cardiaco, parastinchi con accelerometri, scarpe con GPS per misurare le distanze percorse, e gli esempi potrebbero continuare. Tutti questi dispositivi raccolgono dati che vengono trasmessi in maniera continua, e che possono essere monitorati in tempo reale o venire raccolti e registrati per essere studiati in maniera approfondita in un secondo momento.
Un altro campo in cui la tecnologia sta trasformando lo sport è la Data Analysis, che sfrutta i dati raccolti dai dispositivi indossabili per migliorare le performance degli atleti. L’importanza dello studio dei dati è ben noto, basti pensare alle strategie di marketing. Nello sport abbiamo esempi celebri già consegnati alla storia, come nel caso della squadra di baseball degli Oakland Athletics e dell’algoritmo Moneyball. Un metodo giunto anche nel calcio, sport nel quale l’analisi approfondita di ogni più minuziosa statistica permette anche un approccio estremamente dettagliato allo studio delle gare. Da ormai qualche anno si sente parlare di statistiche come xG, PPDS, Field Tilt. Si tratta di indicatori avanzati che permettono di esprimere con valori numerici rispettivamente il numero di gol attesi, la qualità del pressing e il dominio territoriale di una squadra. Per creare questi valori ogni partita viene analizzata scrupolosamente, e viene costruita una banca dati alla quale attingere in cerca di indicazioni utili a specifiche esigenze.
I dati raccolti inoltre vengono elaborati sempre più spesso da software di Intelligenza Artificiale. Si tratta di un’applicazione abbastanza recente ma che si è rivelata già in grado di ottenere risultati molto interessanti, oltre a pronostici più curiosi che realistici. Tra i tanti, si può pensare alla capacità degli algoritmi AI di analizzare i dati di vari partite ed estrapolare per esempio percentuali di utilizzo di schemi di gioco ricorrenti, fornendo contestualmente soluzioni per affrontarli al meglio. Si tratta di analisi che spettano all’allenatore, ma in merito alle quali l’AI si rivela un valido strumento di ausilio, quando non proprio capace di sostituirsi al processo decisionale.
In riferimento al processo decisionale, sono molto diffusi software capaci di automatizzare le azioni degli utenti e, entro certi limiti, persino sostituirsi a essi. Nel poker online, numerosi software assistono i giocatori analizzando statistiche e strategie. Alcuni programmi forniscono solo informazioni sui giochi passati, mentre altri, più controversi, automatizzano le decisioni durante il gioco. Alcuni si limitano a tenere traccia di statistiche o permettere particolari combinazioni di tasti, mentre altri automatizzano scelte o ritardano l’azione di gioco. La varietà è talmente ampia da obbligare gli operatori a distinguere quali software possano o non possano essere impiegati durante una sessione, e sono estremamente chiari nel vietare qualsiasi tipo di software che possa “sostituirsi” alle scelte del giocatore.
Infine, meritano una menzione speciale gli ausili hardware sul campo da gioco. Pensiamo al VAR nel calcio, che ormai ci ha abituato alla presenza di un arbitro aggiuntivo che controlli immagini di gioco tramite telecamere dedicate. Ma la presenza di telecamere ulteriori rispetto a quelle televisive è ormai una costante, e permette aiuti decisamente importanti. Sempre più impianti di gioco si dotano di sistemi capaci di mappare in 3D e in tempo reale un campo, ricostruendo in qualsiasi momento un’azione. Rimanendo sul calcio, basti pensare al fuorigioco: nei replay lo vediamo ricostruito con immagini digitali che, grazie alla mappatura del campo, ricostruiscono la posizione esatta dei calciatori. Anche nel tennis e nel volley ci sono i vari sistemi HawkEye, capaci di ricostruire la traiettoria di un tiro e determinare se la palla abbia toccato terra in campo o fuori dal campo.