Carissimi,
domani sera Papa Francesco, con l’apertura della Porta santa, darà inizio all’anno giubilare. In un tempo nel quale le nubi dell’ostilità vanno addensandosi sempre più, in cui i venti di guerra sembrano voler soffiare gagliardi, la comunità cristiana invita alla speranza, memore delle parole del profeta: «In quel giorno si dirà a Gerusalemme: “Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia! Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te è un salvatore potente. Gioirà per te, ti rinnoverà con il suo amore, esulterà per te con grida di gioia”» (Sof 3,16-17).
Poiché Papa Francesco ha stabilito «che domenica 29 dicembre 2024, in tutte le cattedrali, i Vescovi diocesani celebrino la santa Eucaristia come solenne apertura dell’Anno giubilare», anche noi, in quel giorno, ci ritroveremo alle ore 18 sul sagrato della basilica di S. Bartolomeo, per poi procedere processionalmente verso la cattedrale: aprirà la processione il Cristo spezzato, che era collocato sull’altare maggiore della cattedrale al momento delle incursioni aeree anglo-americane del 12 settembre 1943; esso diviene oggi un simbolo della violenza cieca e distruttrice apportata dagli uomini, un severo monito contro ogni guerra; sopravvissuto a quell’immane tragedia che fu il secondo conflitto mondiale, questo Crocifisso, che ha accompagnato e sostenuto la rinascita della nostra gente, diventa ora per noi invito a non far morire la speranza, nella certezza che il Bambino, che nasce per la salvezza dell’intera umanità, non ci farà mancare il suo aiuto.
Vi auguro Buon Natale e tutti, di cuore, vi benedico!